Pescara: persa una grande occasione

21 Gennaio 2013   15:23  

La dirigenza, nella persona del presidente Daniele Sebastiani, ha più volte ribadito che il Pescara deve giocarsi la propria salvezza contro squadre del suo stesso livello, e che quindi sono sostanzialmente tollerate sconfitte con compagini gravitanti nella parte destra della classsifica.

Un ritornello sentito più volte, che però naturalmente non può certo andar bene per la sconfitta di ieri contro il Torino, ineccepibile sotto tutti i punti di vista. I biancazzurri hanno sbagliato totalmente approccio alla gara, ben lontani dalla grinta e dalla voglia di fare risultato mostrati nelle sfide contro Catania e Fiorentina, regalando un intero tempo agli avversari, bravi dal canto loro ad approfittare al meglio delle circostanze.

A tratti, nella prima frazione, si é rivisto il peggior Pescara di inizio stagione, sfilacciato e del tutto in balia degli avversari. Troppo tardiva la reazione della squadra, che ha però davvero impensierito la retroguardia torinista solo in occasione della clamorosa occasione fallita da Bjarnason a tu per tu con Gillet. L'espulsione di Weiss a 8' dalla fine, poi, ha definitivamente mandato in archivio la sconfitta.

Cristiano Bergodi (anch'egli espulso per proteste dopo il rosso allo slovacco), al termine della contesa, ha sportivamente riconosciuto la superiorità del Torino e la legittimità del risultato finale, ma é il primo a sapere che domenica prossima, nel nuovo spareggio salvezza di Genova contro la Sampdoria, il Pescara avrà l'obbligo di non sbagliare.

(l.c.)

 


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