Pescara, prima dei risultati viene la dignità

Perdere sì, ma con onore: con l'Udinese si chiede la grinta

01 Marzo 2013   11:07  

La vittoria di Firenze, l'unica del 2013, aveva fatto presagire che, il nuovo anno avrebbe sorriso al Pescara, ma poi dopo il successo del "Franchi" la squadra ha vissuto un'involuzione inverosimile che ha portato alla penultima posizione in classifica a quota 21 punti.

Dall'inizio del girone di ritorno il Delfino ha ottenuto solo un punto in sette partite, con 18 gol subiti e solamente 3 realizzati: il dato è preoccupante se si pensa che, oltre a Inter e Lazio, il periodo non doveva essere proibitivo per la squadra di Berogidi chiamata a fare punti con le dirette concorrenti per la salvezza. E, invece, sono arrivate solo sconfitte con Torino, Sampdoria (tutti ricordano il tennistico 6-0), Bologna e Cagliari.

Ora, all'Adriatico, arriva l'Udinese di Totò Di Natale: i friulani arrivano dall'ottimo pari ottenuto in casa contro il Napoli. Insomma, anche stavolta non sarà facile, ma per provare a lottare ancora e, soprattutto, per evitare di cadere in un profondo oblio l'intera piazza chiede alla squadra di tirar fuori gli attributi, in maniera importante e decisa. Infatti, se i limiti tecnico-tattici, vengono tralasciati dalla tifoseria biancazzurra, ciò che è ritenuto inaccettabile dalla Pescara calcistica è l'atteggiamento sempre rinunciatario che gli uomni di Bergodi mostrano in campo. Prima dei risultati viene la dignità: si può essere sconfitti ma non senza neanche tentare due passaggi di fila. Certo le lacune ci sono, ma questo si sapeva, ma non possono che essere colmate da un impegno maggiore rispetto a quello dell'avversario: solo così può essere ridotto il gap con le altre rivali.


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