Pescara: salvezza sempre più lontana

La trasferta in casa della Lazio ha consegnato al campionato l'ennesima prova incolore del Pescara, una squadra palesemente priva di nerbo e carattere, vista in campo solo per i primi dieci minuti.

Lo spettacolo offerto dai biancazzurri é stato quello di una compagine sfilacciata, priva di autentici collegamenti tra i reparti ed incapace di creare trame di gioco degne di questo nome, completamente in balia dei capitolini, che pure non hanno giocato in maniera eccelsa, affidandosi più che altro alla forma di alcuni singoli. Fermi restando gli oggettivi limiti di una rosa male assemblata e probabilmente non all'altezza della Serie A, quello che più dovrebbe preoccupare e far seriamente riflettere la dirigenza é l'atteggiamento remissivo mostrato dai biancazzurri, apparsi ormai rassegnati alla retrocessione: un atteggiamento visto non solo contro la Lazio, ben lungi da quello che dovrebbe essere proprio di una squadra davvero convinta di potersi giocare le proprie chances di salvezza, sempre pronta a scendere in campo per lottare su ogni pallone. Senza una simile determinazione, la retrocessione a fine campionato appare sempre più scontata.

Cristiano Bergodi le ha provate davvero tutte dal suo arrivo, così come aveva fatto prima di lui Giovanni Stroppa, ma ha potuto davvero poco, almeno sinora, contro gli evidenti limiti caratteriali della rosa biancazzurra, formata da prospetti di sicuro interesse ma mentalmente non attrezzata per competere nel massimo campionato.

Secondo voci di corridoio, per il tecnico di Bracciano la prossima gara contro l'Udinese si profila decisiva: in caso di nuova sconfitta, o quantomeno di un'altra prova deludente, il presidente Daniele Sebastiani sarebbe pronto ad operare un nuovo cambio in panchina, affidando il ruolo di traghettatore fino a fine stagione a Christian Bucchi, tecnico della Primavera.

Se ciò dovesse accadere, lo si potrebbe interpretare come un ulteriore indizio della rassegnazione dell'intero ambiente biancazzurro ad una retrocessione che appare inevitabile, ma il Delfino ha il dovere di provare fino all'ultimo istante di campionato a sovvertire i pronostici. Già dalla gara contro l'Udinese.

Lorenzo Ciccarelli