Pezzopane (Pd) risponde a Berlusconi, promise ricostruzione, ma è bloccata

07 Giugno 2013   18:35  

"Se crede a quello che dice e non sta 'sparando' venga in Senato, visto che è senatore, a combattere con me sul decreto emergenze ora in discussione".

"A Berlusconi rispondo: invece di parlare e basta, venga in Senato, dove è stato eletto, e dove si sta esaminando il decreto emergenze che riguarda anche la ricostruzione dell'Aquila e del cratere. Se alle sue parole di allora fossero seguiti i fatti, non saremmo nelle condizioni attuali. Certo che si tratta di una priorità nazionale, è dal 6 aprile del 2009 che lo diciamo. Ma non bastano i comunicati stampa, bisogna sporcarsi le mani e fare quello che si dice". Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, rispondendo alle dichiarazioni di oggi di Berlusconi sull'Aquila.
"Se, come noi chiedevamo - prosegue Stefania Pezzopane - fosse stata introdotta una tassa di scopo subito dopo il terremoto, quando il Paese era sensibile e disponibile, ora la situazione sarebbe diversa. Ma allora si disse che la ricostruzione si sarebbe fatta 'senza mettere le mani nelle tasche degli italiani'. Ecco il risultato: la ricostruzione é bloccata per carenza di soldi. Ma se Berlusconi crede a quello che dice e non sta facendo la solita sparata alle spalle dei terremotati, venga in Senato e combatta con me. Non era in commissione, né in aula in questi giorni. Venga a convincere i suoi parlamentari, ai quali sembrava troppo anche il poco stanziato nell'emendamento a mio nome approvato dalle commissioni competenti. Venga a convincere il Mef e la Ragioneria generale dello stato. Lui è senatore ed il decreto e in discussione al Senato ed il Senato discuterà a breve la legge di stabilità. Il PD e d'accordo, se lo è anche Berlusconi, perché allora non si fa? Tanto è vero - conclude Pezzopane - che un emendamento che prevedeva esattamente quanto lui dice oggi è stato già bocciato".


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