Piano sanitario, Cialente, occorre strategia politica globale, non trattative personali

21 Giugno 2016   21:06  

"A proposito del dibattito apertosi sulla vicenda del nuovo Piano della Sanita' abruzzese, mentre ritengo assolutamente inutile rispondere al centrodestra aquilano, credo sia utile invece replicare al consigliere Pierpaolo Pietrucci, ritenendo necessario che il centro sinistra e lo stesso Pd regionale decidano finalmente una strategia politica, globale, complessiva, su come disegnare la nuova sanita' regionale (ospedaliera e territoriale) davanti a tutti gli abruzzesi e non attraverso trattative personali o intercomunali o territoriali parcellizzate".

Lo afferma il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente. "E' per questo - prosegue il primo cittadino - che rispondo al consigliere Pietrucci precisando che l'utilita' di un incontro con il Ministero nasce dalla necessita' di valutare definitivamente, insieme al sindaco di Teramo e all'assessorato regionale alla Sanita', la possibilita' o meno di 'spalmare' l'ospedale di secondo livello sui due ospedali dell'Aquila e di Teramo, il tutto considerando certamente la variabile tempo/dipendente, che a detta dei funzionari della Regione Abruzzo impedirebbe questa ipotesi.

In altre parole vogliamo andare a verificare se in altre citta' o Asl italiane venga applicato o meno il concetto di ospedali riuniti o di funzioni spalmate su piu' nosocomi.

Questa non e' una 'fuffa' come dice Pietrucci, poiche' ripetutamente l'ipotesi di due Asl ma soprattutto di una Dea di secondo livello spalmato su due nosocomi e' stata oggetto di una lunga discussione in Consiglio comunale, alla presenza sia del consigliere Pietrucci sia dell'assessore Paolucci. Discussione che fu seria ed articolata.

Chiaramente, nel caso il Ministero, definitivamente, dovesse escludere l'ipotesi di un 'Dea di secondo livello spalmato' - rileva Cialente - allora si porra' la questione di come andare ad una riorganizzazione complessiva della distribuzione delle eccellenze nei quattro ospedali". - "Ma - osserva il sindaco - sempre con un'attenta discussione ed anche una precisa verifica delle qualita' dei servizi attualmente offerti, cosa ad esempio che non si e' fatta ad oggi, compiutamente, nella distribuzione delle U.O. complesse e semplici; ad esempio nella scorta dello storico delle mobilita' attive e passive.

Capisco che il consigliere Pietrucci sia stato chiamato a difendere l'assessore Paolucci, ma se avesse letto con attenzione la mia intervista e seguito attentamente quello che da tempo vado ripetendo, avrebbe compreso che cio' che egli chiede, cioe' piu' politica, e' quanto da molto tempo io sto chiedendo alla Giunta regionale e ai partiti: una discussione globale, non limitata a singoli territori, piu' politica per disegnare un assetto complessivo della sanita' abruzzese.

Respingo pertanto al mittente - prosegue il primo cittadino - l'accusa di campanilismo strillato e sorvolo su facili battute, ricordando che credo di essere l'unico che ha sempre avuto solo rapporti istituzionali con il presidente e con l'assessore, parlando come presidente del Comitato Ristretto dei Sindaci. Sottolineando tra l'altro, ma questa e' una mia riflessione personale, che sia molto sbagliato negare la possibilita' di costruttivi dissensi, soprattutto in un momento in cui mi sembra che decisioni calate dall'alto si rivelino sempre controproducenti, anche in termini elettorali, sia localmente che a livello nazionale.

Per quanto riguarda l'Universita', la sanita' o quant'altro, la citta' non ha bisogno di sentinelle, ma di attenzione continua che non si presti ad attenzioni lobbistiche. Ad esempio ritengo che la difesa della Facolta' di Medicina passi oggi anche e soprattutto nella difesa delle Scuole di Specializzazione. Ebbene, da tempo e come sempre in solitudine, suscitando purtroppo il fastidio di molti, anche aquilani, sto difendendo nelle sedi deputate i posti destinati all'Ateneo aquilano ormai crollati di oltre la meta', al fine di vederli nuovamente insediati a L'Aquila.

Ritengo che si debba quindi aprire un grande dibattito politico complessivo. Credo infine - conclude Cialente - che la sanita' abruzzese, la sicurezza ed il diritto alla salute per ciascun cittadino abruzzese, dovunque egli viva, il diritto ad avere in Abruzzo almeno un centro di assoluta eccellenza per ciascuna specialita', siano diritti ai quali tutti coloro che hanno responsabilita' politiche, svestendo i panni campanilistici, debbano rispondere".


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