Pietrucci, Liris ha troppi Chiodi per la testa

17 Dicembre 2013   16:08  

"Sono spiacente di dover dissentire da quanto affermato dall'assessore provinciale Guido Liris" - scrive in una nota il consigliere provinciale Pierpaolo Pietrucci - "circa il fatto che questo territorio avrebbe bisogno del presidente Chiodi. Guido Liris è giovane e motivato come me però, francamente, questa posizione è insostenibile. Nessuno ha fatto a questo territorio più danni di Chiodi, che ha sempre tolto e mai dato, che ha sottratto quello che ci spettava per darlo a territori "elettoralmente" a lui più vicini, e che, nella migiore delle ipotesi, se ne è semplicemente infischiato dei problemi del capoluogo. La sua gestione commissariale post sisma è stato un concentrato di immobilismo e farraginosità burocratiche che hanno imbrigliato la ricostruzione e condannato la città a un'agonia dalla quale solo ora, a gestione commissariale finita, si sta riprendendo. Agli aquilani che cercavano di fargli capire il dramma che stavano vivendo ebbe a dire, a pochi mesi dal sisma e nell'ufficialità di una seduta consiliare, che erano dei "piagnoni". Per non parlare della sanità aquilana, altro settore che, fino all'avvento di Chiodi come commissario, era un fiore all'occhiello e che ora è umiliato e impoverito da politiche miopi e sbilanciate verso altri territori. Basti solo ricordare la vicenda dei fondi, ben 40 milioni di euro, incassati dall'assicurazione per l'ospedale San Salvatore dopo il sisma e messi a ripianare i debiti della sanità regionale quando, tra l'altro, il nostro era l'unico presidio ospedaliero senza debiti e anzi in attivo. Di esempi se ne potrebbero fare ancora a non finire. Due per tutti sono la distribuzione a pioggia, su tutta la Regione, dei fondi destinati alla riparazione delle scuole aquilane danneggiate dal sisma, con la solita, particolare attenzione, a territori evidentemente più a cuore al presidente, e la destinazione dei finanziamenti per il terzo tunnel del Gran Sasso, settanta milioni di euro, mai realizzato, alle più fortunate solite zone costiere a discapito della città dell'Aquila e del suo comprensorio, cui avrebbe dovuto invece destinarli, sulla base normativa e regolamentare, allo scopo di potenziarne la dotazione infrastrutturale. Poi ci sono i tagli alle istituzioni culturali e l'assenza di una politica di sostegno e di rilancio in favore del turismo e dell'economia delle zone interne, sia prima che dopo il sisma. L'assenza di proposte e soluzioni industriali territoriali e politiche di sostegno per l'università e la ricerca. No, davvero non abbiamo proprio bisogno di Chiodi. Questa città, al contrario, ha bisogno di liberarsi di lui e del freno pesantissimo che il presidente della Regione ha rappresentato negli ultimi anni per questo territorio. Ha bisogno di cambiare passo e di avere, finalmente, un'alleata e non più una matrigna nella Regione Abruzzo," - conclude Pietrucci - "per tornare a vivere, per darsi una speranza e per darla ai suoi figli".


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