Pietrucci (Pd): "Per le regionali servono primarie vere ed ampio consenso"

25 Giugno 2013   12:54  

In vista delle prossime elezioni regionali ritengo che debbano svolgersi, nel comprensorio aquilano, dall’alto Aterno fino alla valle Subequana, passando per l’altopiano delle rocche, fino ad Ofena, e nella città dell’Aquila, delle elezioni primarie, aperte e senza restrizioni, dettate da giochetti politici interni ai partiti e cavilli, per la scelta dei candidati alla carica di consigliere.

Il metodo delle primarie, che ha sempre registrato un larghissimo consenso, direi perfino entusiasta, da parte dell’elettorato, si è sempre dimostrato vincente per il centro sinistra e, allo stesso tempo, costituisce la garanzia di trasparenza e partecipazione.

La sfida delle Regionali rappresenta una grande opportunità per la città dell’Aquila e per il centro sinistra. A quattro anni dal sisma, e alla luce delle complessità e delle problematiche legate alla ricostruzione, il rapporto con la Regione e la possibilità di avere un punto di riferimento in Consiglio regionale diventa essenziale per il nostro territorio. Il rischio è l’emarginazione rispetto ai processi decisionali, l’esclusione dai canali di finanziamento, la conferma dell’eterno svantaggio rispetto alla costa,

Rispetto a questa esigenza in termini di rappresentanza l’unico ostacolo è rappresentato dalla frammentazione e dalla delusione, inevitabile, dell’elettorato, nei confronti di scelte “calate dall’alto” e non condivise. Perché l’elettorato, prima di chiamarlo al voto, bisogna ascoltarlo e considerarlo. Ricordo che il centro sinistra, negli ultimi vent’anni, ha eletto una sola consigliera aquilana, Stefania Pezzopane, nel lontano 1995, quando aveva solo trentacinque anni. La dimostrazione che quando si schiera un candidato forte e credibile, che incarna un’idea di rinnovamento politico, l’elettorato dà ragione a questa scelta. Mentre per la scelta della compagine della futura Giunta Regionale, credo che la scelta vada portata avanti, basandosi sulle competenze acquisite nel campo attraverso comprovata esperienza.

Primarie, dunque, senza lacci e senza inutili e insensate restrizioni.

Primarie senza paura di confrontarsi, anzi con l’entusiasmo e la limpidezza di mettersi in gioco, confrontarsi e stringersi la mano. Per poi compattarsi, tutti, a sostegno di chi avrà il compito di rappresentare non solo la coalizione, ma i cittadini.

Il consigliere provinciale
Pierpaolo Pietrucci


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