Pil; Istat, consumi famiglie -1% nel secondo trimestre

Coldiretti, solo agricoltura cresce in controtendenza

10 Settembre 2012   11:07  

Nel secondo trimestre la spesa delle famiglie residenti e' diminuita dell'1,0% in termini congiunturali, mentre quella della Pubblica Amministrazione e delle Istituzioni Sociali Private e' cresciuta dello 0,2%.

E' quanto segnala l'Istat.

Le importazioni di beni e servizi sono diminuite dello 0,4% e il totale delle risorse (Pil e importazioni di beni e servizi) dello 0,7%.

Dal lato della domanda, le esportazioni sono aumentate dello 0,2%, gli investimenti fissi lordi sono diminuiti del 2,3% e i consumi finali nazionali sono scesi dello 0,7%.

La domanda nazionale al netto delle scorte, spiega l'Istat, ha sottratto quindi un punto percentuale alla crescita del Pil.

La contrazione degli investimenti, segnala ancora l'Istat, e' stata determinata da una flessione di tutte le componenti. In particolare, la spesa per macchine, attrezzature e altri prodotti e' diminuita del 3,1%, la spesa per mezzi di trasporto del 3,8% e gli investimenti in costruzioni dell'1,5%.

In termini tendenziali, la spesa delle famiglie sul territorio nazionale ha registrato un calo del 3,5%, dovuto a diminuzioni del 10,1% per gli acquisti di beni durevoli, del 3,5% per quelli di beni non durevoli e dell'1,1% per gli acquisti di servizi. Gli investimenti fissi lordi hanno segnato nel complesso una diminuzione del 9,5%.

In particolare, si registrano flessioni tendenziali del 10,4% della spesa in macchinari e altri prodotti, del 22,4% degli investimenti in mezzi di trasporto e del 6,3% degli investimenti in costruzioni.

 

COLDIRETTI, SOLO AGRICOLTURA CRESCE IN CONTROTENDENZA


Nonostante le difficolta' l'agricoltura - sottolinea la Coldiretti - si conferma come settore anticiclico come dimostra anche l'aumento delle assunzione che crescono del 10,6 per cento nel secondo trimestre in netta controtendenza con l'andamento generale.

Peraltro le aperture di nuove aziende agricole, continua la Coldiretti - hanno superato leggermente le chiusure con la presenza nel secondo trimestre di ben 824.516 aziende agricole registrate negli elenchi delle camere di commercio.

Una ripresa che - precisa la Coldiretti - avviene dopo due anni di continue riduzioni.

L'Italia - conclude la Coldiretti - puo' tornare a crescere solo se investe nelle proprie risorse che sono i territori, l'identita', il turismo, la cultura e il cibo che sono una leva competitiva formidabile per trainare il Made in Italy nel mondo.


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