Pini abbattuti a Chieti scalo, il Wwf si oppone all'"albericidio"

L'assessore Colantonio: "Tronchi erano secchi"

29 Maggio 2014   11:27  

A volte una schermaglia ambientalista ci mette poco a trasformarsi in un autentico scontro politico: è quanto rischia di avvenire a Chieti, dopo la decisione da parte dell'amministrazione comunale di tagliare alcuni pini.

Una decisione, quella di tagliare cinque pini lungo viale Abruzzo che è stata presa sulla base della volontà di procedere al restyling di un tratto del marciapiede, ed è stata immediatamente stigmatizzata dai locali rappresentanti del Wwf, in primis la presidente Nicoletta Di Francesco, che ha accusato senza mezzi termini il sindaco Umberto Di Primio e la sua amministrazione di stare proseguendo nel fare"una guerra agli alberi a dispetto della normativa nazionale del 2013 che prevede una serie di obblighi di potenziamento e di tutela del verde urbano per i Comuni al di sopra dei 15.000  abitanti".

La spiegazione data dall'amministrazione, ossia il rifacimento di un tratto di marciapiede danneggiato dalle radici degli alberi, non è bastata a convincere gli ambientalisti. "Gli alberi tagliati erano del tutto privi di patologie in essere", ha affermato la Di Francesco.

Le critiche sulla giunta sono arrivate anche da alcuni membri dell'opposizione, in particolare Alessandro Marzoli (PD), secondo cui "è vergognosa la superficialità con cui si continuano a tagliare pini in città, ed anzi a distanza di tre anni siamo ancora in attesa che ne vengano piantati di nuovi in via Ricci".

A prendere le difese dell'amministrazione ha di seguito provveduto l'assessore Mario Colantonio, che ribattendo alle accuse gha affermato che "gli alberi sono stati tagliati perché i loro tronchi erano secchi per tre quarti".


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