Pininfarina Diventa Indiana, 20mln di Investimenti, ma il titolo Crolla in Borsa

15 Dicembre 2015   05:00  

Accordo fatto tra Pincar, azionista di maggioranza di Pininfarina (al 76%), e Mahindra & Mahindra. Mahindra & Mahindra e TechMahindra acquisteranno al momento del closing tutte le azioni ordinarie Pininfarina detenute da Pincar, per 1,10 euro per azione; le azioni sono attualmente in pegno alle banche e saranno liberate da pegno al momento del closing. Gli investitori lanceranno un'offerta pubblica totalitaria sulle azioni ordinarie Pininfarina, allo stesso prezzo di compravendita delle azioni detenute da Pincar.

L'accordo prevede anche l'assunzione di un impegno da parte degli investitori di investire 20 mln di euro mediante un aumento di capitale entro fine 2016. Alla luce dell'intenzione degli investitori di preservare l'indipendenza di Pininfarina, le parti hanno concordato di identificare le circostanze alle quali gli investitori manterranno la quotazione delle azioni ordinarie Pininfarina e di confermare, successivamente al closing, Paolo Pininfarina nel suo attuale incarico di presidente.

E' stato stipulato inoltre un accordo di ristrutturazione dei debiti di Pininfarina con le banche, alcune delle quali hanno concordato un pagamento a saldo e stralcio dei loro crediti nei confronti di Pininfarina, mentre altri hanno concordato un nuovo piano di riscadenziamento dei crediti. Un altro accordo di ristrutturazione prevede la remissione di parte dei debiti di Pincar verso le banche; parti dell'accordo sono le banche, Pincar e Segi, socio unico di Pincar.

Il cda anche approvato un nuovo piano industriale e finanziario, che si concentra sul rafforzamento del valore del marchio Pininfarina nei settori automotive e non automotive. Pininfarina e Mahindra & Mahindra sottoscriveranno un accordo di licenza di marchio, efficace dal closing dell'operazione, sull'utilizzo dei marchi di proprietà di Pininfarina per i prodotti automotive di Mahindra & Mahindra.

Il closing dell'operazione, previsto nel primo semestre del 2016, è subordinato al verificarsi di varie condizioni, tra cui l'autorizzazione delle autorità antitrust.

Tutti i soci e società della famiglia Pininfarina della catena di controllo di Pincar e il consiglio di amministrazione e collegio sindacale di Pininfarina hanno approvato, ciascuno per quanto di propria competenza, l'operazione, prendendo atto con soddisfazione del raggiungimento di questi importanti accordi per la continuità aziendale e lo sviluppo di Pininfarina, nella continuità della tradizione dei valori che hanno fatto della società un leader nel mondo del design e creatività industriale italiana.

Di un "punto di svolta" ha parlato Paolo Pininfarina, presidente della storica azienda torinese. "Era la migliore soluzione" ha spiegato, sottolineando che "il dna dell'azienda resta italiano". "Voglio dedicare questo giorno alla mia famiglia - ha detto - Sono convinto che mio nonno, che ha fondato questa azienda, mio padre, che ne è stato a lungo presidente e mio fratello, che lo è stato per poco, siano con me per portare Pininfarina nel futuro".

Anche "gli azionisti di minoranza grazie a questa intesa avranno la possibilità di vedere le loro azioni rivalutate nel medio e lungo periodo. Credo che gli azionisti siano stati tutti trattati bene" ha evidenziato l'amministratore delegato di Pininfarina, Silvio Angori, spiegando che al termine dell'operazione minimo il 76% sarà del nuovo investitore e l'1,2% dell'azionariato resterà alla famiglia Pininfarina.

Mentre Cp Gurnani, direttore generale e amministratore delegato di Tech Mahindra, ha tenuto a sottolineare: "È un onore per noi collaborare con la leggendaria famiglia Pininfarina per continuare a crescere insieme a loro in Italia, in Europa, ma anche a livello internazionale". "Pininfarina è un'azienda iconica come la Fiat, la Vespa e la Ferrari. Naturalmente il marchio resterà in Italia" ha assicurato Gurnani spiegando che l'intero gruppo, composto da 11 aziende tra cui Tech Mahindra, vale 17 miliardi di dollari.

Dopo l'accordo il titolo è crollato in Borsa. Sospeso per gran parte della seduta in attesa del comunicato, è stato riammesso agli scambi a partire dalle 16.30, per segnare nelle ultime battute della giornata un calo del 68,81%, crollando a un prezzo di riferimento di 1,31 euro, con scambi comunque ridotti a causa della forte pressione degli ordini di vendita.


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