Poche emozioni e niente reti nel Derby del Gran Sasso. L'Aquila-Teramo 0-0

22 Febbraio 2015   16:14  

Si conclude senza vincitori né vinti, il Derby del Gran Sasso del "Fattori" tra L'Aquila ed il Teramo, terminato con uno 0-0 che rispecchia abbastanza fedelmente l'andamento della sfida.

Poche emozioni, a sprazzi, sia da una parte che dall'altra, un po' per merito delle difese quasi sempre impeccabili ed un po' per demerito di due attacchi apparsi decisamente poco ispirati. Giusta conseguenza, dunque, il pareggio finale, che ai punti può forse andare meglio al Diavolo che all'Aquila, che vede allontanarsi ancor di più le zone altissime della classifica. 

Nunzio Zavettieri propone i rossoblù con il consueto 3-4-3, dando spazio a Triarico e Scrugli sulle fasce e preferendo Pozzebon a Virdis (frenato da problemi fisici e nemmeno in panchina) al centro del tridente offensivo, completato da Pacilli a destra e Sandomenico a sinistra. Dall'altra parte, Vincenzo Vivarini schiera invece il Teramo con l'altrettanto usuale 3-5-2, con il trio di mediana Di Matteo-Amadio-Cenciarelli e la coppia gol Donnarumma-Lapadula in avanti.

L'Aquila si vede di fatto obbligata a conquistare i tre punti, per non perdere ulteriore terreno nei confronti delle prime della classe (Teramo compreso), anche al netto delle due gare da recuperare.

Di conseguenza, i rossoblù partono subito all'attacco, e dopo 2' è Pacilli a portare la prima minaccia in area teramana, con la difesa che sbroglia in angolo. Il Teramo non resta però a guardare, ed al 5' Lapadula cerca di crossare da destra in area per il "gemello" Donnarumma, ma Zandrini esce e senza patemi fa sua la sfera. Nemmeno un minuto e, sul fronte opposto, tocca a Sandomenico tentare un'analoga sortita, con analogo esito: palla bloccata da Tonti.

Dopo le fiammate sia pur sterili dei minuti iniziali, i ritmi della contesa sembrano abbassarsi. Al 14', azione insistita del Teramo ai limiti dell'area avversaria, ma Lapadula non riesce a controllare la sfera che termina docile tra le braccia di Zandrini. Sul capovolgimento di fronte, Sandomenico si gira bene al limite dell'area ma la sua conclusione, né forte né angolata, non impensierisce Tonti.

Al 16' il primo vero sussulto del match: punizione di Corapi da circa 30 metri, Tonti respinge con difficoltà ingannato dal rimbalzo della sfera e Pozzebon sulla ribattuta non inquadra lo specchio, benché il gioco fosse già fermo per offside dello stesso attaccante.

Nuova occasione per i rossoblù al 22', quando il solito Sandomenico si gira in area e scocca un tentativo provvidenzialmente deviato in corner da un difensore.

Il match si mantiene comunque decisamente equilibrato, senza che nessuna delle due compagini riesca ad acquisire un deciso controllo del gioco, né si lasci sopraffare dall'altra. Dopo diversi minuti privi di emozioni, al 39' Triarico rischia di farla grossa effettuando un pericolosissimo retropassaggio verso Zandrini, che solo per un soffio riesce a spazzare ed anticipare il biancorosso Donnarumma.

Scorrono senza sussulti i rimanenti minuti di prima frazione, ad inizio ripresa è il Teramo a dare l'impressione di essere rientrato in campo con maggiore convinzione e propositività. La prima occasionissima da gol, forse la prima vera e propria dall'inizio della gara, è però dell'Aquila al 54': invenzione di Pacilli che serve Triarico che pedre tempo nello stoppare e, solo di fronte a Tonti, gli calcia addosso.

Il sussulto rossoblù desta il Diavolo, e pochi secondo dopo è Lapadula, servito benissimo da Donnarumma, a tentare la conclusione mandando però la sfera abbondantemente alta sopra la traversa. Ancora Lapadula ha sui piedi un'occasione ancor più clamorosa al 57', allorché in ripartenza, su improvviso ed illuminante passaggio di Amadio, si ritrova praticamente solo dinanzi a Zandrini, ma calcia di nuovo alto.

Ribatte prontamente per L'Aquila Sandomenico al 58', calciando leggermente defilato a sinistra: palla che termina al lato. Al 60' Sandomenico veste invece i panni di assist man e serve Triarico che di sinistro - non il suo piede - calcia sull'esterno della rete.

La gara si fa davvero intensa: al 61' rischia di farla grossa in disimpegno Maccarrone, con Masullo che gli ruba la sfera sulla sinistra e la mette in mezzo, trovando tuttavia la difesa pronta a sbrogliare.

Al 70' doppia occasione in area aquilana per il Teramo, prima con Donnarumma e poi con Scipioni, ma in ambo i casi i tentativi sono murati sul nascere. Al 76' è poi la volta dell'Aquila con il neo entrato Karkalis che effettua un pericoloso tiro-cross da sinistra, con la sfera che però sfila fuori.

La contesa sembra scendere pian piano di ritmo, quando all'87' una serie di batti e ribatti al limite dell'area del Teramo mette Sandomenico in condizione di fintare più volte e infine saltare Tonti, ma la conclusione è respinta poco prima della linea da Perrotta. Sempre Sandomenico, all'88', si accentra da sinistra e calcia verso la porta, ma spedisce la sfera sopra la traversa.

Nulla da segnalare negli ultimi minuti, fin quando il triplice fischio certifica un pari a reti bianche che, per quello che si è visto, appare in tutta franchezza il risultato più giusto, un risultato che con ogni probabilità va meglio al Teramo, secondo a due punti dall'Ascoli, mentre costringerà L'Aquila a dover vincere a tutti i costi i due recuperi con Pontedera e Tuttocuoio per poter ancora sperare di inserirsi nella lotta per il vertice.

Il tabellino

L'Aquila-Teramo 0-0

L'Aquila (3-4-3): Zandrini; Zaffagnini, Pomante, Maccarrone; Triarico (63' Karkalis), Corapi, Del Pinto, Scrugli; Pacilli (72' Djuric), Pozzebon (75' Perna), Sandomenico. In panchina: Cacchioli, Carini, De Francesco, Vella. All. Zavettieri

Teramo (3-5-2): Tonti; Caidi, Speranza, Perrotta; Scipioni, Di Matteo (79' Petrella), Cenciarelli (89' Bucchi), Amadio, Masullo (67' Di Paolantonio); Donnarumma, Lapadula. In panchina: Narduzzo, Brugaletta, Diakite, Milicevic. All. Vivarini

Arbitro: Serra di Torino    Assistenti: Saia di Palermo e Manzolillo di Sala Consilina

Ammoniti: Pomante, Corapi (A); Scipioni, Donnarumma (T)

Lorenzo Ciccarelli


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