Presentate le osservazioni al Piano Particolareggiato di Pescara

03 Ottobre 2012   21:04  

“Potranno essere presentate sino al prossimo 2 novembre le osservazioni al Piano Particolareggiato 7: scaduti oggi i 30 giorni di pubblicazione all’Albo Pretorio del Comune, cittadini, associazioni o portatori d’interesse avranno ora a disposizione altri 30 giorni per presentare suggerimenti o anche eventualmente per chiedere modifiche allo strumento urbanistico adottato dalla giunta comunale per lo sviluppo di quell’area che diventerà il Polo direzionale-commerciale di Pescara, con uffici, negozi, abitazioni, ma soprattutto i Palazzi della Regione Abruzzo a Pescara, le due ‘torri’ che avranno l’altezza massima di 12 livelli fuori terra, e poi spazi per l’istruzione, un corridoio verde che avrà la funzione di raccordare tra loro tutti gli spazi inedificati e un giardino lineare rettangolare con fontane ed elementi di arredo. Parliamo di un Piano atteso dal 1993 e redatto dai nostri uffici tecnici, con il supporto dello studio di architettura Saud Project, adottato lo scorso 9 agosto dalla giunta comunale di Pescara, e che riguarda tutta l’area compresa tra via Tiburtina, il rilevato ferroviario e via Rio Sparto-strada comunale Piana, con all’interno anche le aree ex Camplone, piazza Paolo VI e la Casa circondariale, una fetta importante della città, che oggi si presenta con molti vuoti urbani e che rappresenta un’occasione importante di sviluppo ecosostenibile per il territorio. Entro metà novembre contiamo di aver concluso tutto l’iter burocratico per lo strumento che sarà pronto per l’approvazione definitiva”. Lo ha detto l’assessore alla Gestione del Territorio Marcello Antonelli ricordando la prossima scadenza.

“Come nel caso del Piano particolareggiato 2 – ha spiegato l’assessore Antonelli – i nostri uffici hanno elaborato un Piano conforme al Piano regolatore generale, dunque è andato all’esame della giunta anziché del Consiglio comunale, e anche in questo caso cercheremo di dare attuazione allo strumento urbanistico attraverso il sistema dei sub-comparti di dimensioni non rilevanti per favorirne la realizzabilità. Soprattutto anche con il Pp7 abbiamo rovesciato l’impostazione, ossia al centro della progettazione abbiamo posto gli spazi pubblici, il verde e la viabilità e attorno l’edificato potenziale. L’ambito complessivo di intervento è pari a 19 ettari e mezzo, di cui 89mila 327 metri quadrati inseriti nel sub-ambito A, 78mila 941 metri quadrati nel subambito B; 25mila 885,66 metri quadrati, ossia 2 ettari e mezzo circa, sono di proprietà pubblica e comprendono le aree di risulta dell’ex tracciato ferroviario e quelle costituenti il piazzale Papa Paolo VI su cui il Piano Regolatore ha previsto una nuova rotatoria stradale con funzione di raccordo tra la strada pendolo e via Rio Sparto-via San Donato. La vocazione principale dell’area è quella del Direzionale per realizzare uffici, strutture commerciali, portate fuori dal Piano del rischio aeroportuale, con un forte sistema del verde, un parco lineare, una nuova strada di piano allargata, ovvero strada comunale Piana. Le aree di cessione corrispondono al 60 per cento della superficie, il 10 per cento sarà destinato a viabilità, il resto a verde, parcheggi e istruzione. Circa 54mila metri quadrati saranno destinati a residenziale, con una volumetria di 160mila metri cubi complessivi, prevedendo l’insediamento di 2.170 abitanti”. “Il Piano – ha spiegato il responsabile Piergiorgio D’Angelo – si attuerà tramite comparti edificatori, 10 in tutto, di cui 6 localizzati nel subambito A e 4 in quello B e nella fase progettuale il Comune ha previsto che le urbanizzazioni siano definite in modo prioritario per poter avere un disegno lineare generale del verde. Le analisi e i sopralluoghi hanno fatto emergere che l’area del Pp7 è costituita per la maggior parte da suoli non edificati, spesso in condizioni di abbandono. Circa il 46 per cento della superficie interessata dal Pp7 è di proprietà di società finanziarie, immobiliari o di ricostruzione; il 40 per cento di persone fisiche; il 3 per cento di società produttive o di fornitura servizi e l’11 per cento del Comune di Pescara. E il perimetro del Pp7 individua due aree non contigue: una meno estesa, a nord, l’altra più estesa a sud. Tra le due aree, negli ultimi anni, si sono verificate profonde trasformazioni urbanistiche attraverso l’attuazione di Comparti o di Accordi di programma. Le aree di cessione previste nel Piano sono state concentrate lungo il tracciato della linea filobus, ossia del Corridoio Verde, e sicuramente la presenza di grandi vuoti urbani, come l’ex Fonderia Camplone o quelle inedificate lungo strada Comunale Piana, costituisce un’eccezionale occasione per ridefinire il volto dell’area prevedendo un sistema di piazze e di percorsi ciclopedonali. Il piano prevede, lungo strada Comunale Piana, sul lato est, due grandi aree di insediamento e una terza da destinare ad attrezzature scolastiche. Si prevede l’insediamento massimo di 14 corpi di fabbrica, prevalentemente residenziali, per un numero minimo di 280 unità abitative, da svilupparsi ciascuno sino a un massimo di 5 livelli fuori terra, oltre al piano terra destinato ad autorimessa. Gli edifici sono organizzati attorno a un ampio ‘giardino lineare’ di forma rettangolare, costruito con aiuole, tipiche del giardino all’italiana, che funge da asse di raccordo per delimitare un’ampia area ciclopedonale. E nella parte centrale si potrà realizzare una vasca che raccoglie l’acqua che zampilla dalle numerose fontane poste lungo il perimetro, uno spazio dunque che invita al passeggio. E il giardino termina con due ampie piazze aperte, sede degli edifici direzionali-culturali e commerciali. Sul lato nord sono previsti due edifici a torre, sino a un massimo di 10 e 12 livelli fuori terra e due corpi di forma quadrata su due livelli; sul lato sud è previsto un altro edificio a torre sviluppato su 15 livelli fuori terra e una piastra commerciale di forma rettangolare su tre livelli, con le autorimesse situate nel piano interrato. E sul lato ovest di strada Comunale Piana sono previsti altri edifici in linea residenziali, sempre per 5 livelli massimo fuori terra, e due per attività terziarie. Le aree destinate a parcheggi pubblici sono state localizzate nella parte più interna, tra il complesso direzionale e il verde, sull’ex tracciato ferroviario, e lungo il cosiddetto ‘Pendolo’, in prossimità del futuro Distretto sanitario di Pescara sud, e poi ancora in strada Comunale Piana e in via Salara”. “Nel Piano – ha ripreso l’assessore Antonelli – abbiamo previsto l’ampliamento della stessa strada Comunale Piana, non tanto con l’allargamento della carreggiata, quanto con la realizzazione di una pista ciclabile alternativa alla mobilità carrabile, creando un tracciato curvilineo al fine di garantire la scorrevolezza, ma ridurre la velocità. Il Piano prende poi atto del tracciato del Pendolo sino a via Rio Sparto, in corso di completamento, con funzioni di raccordo tra due nuclei urbani, quello del quartiere nord di Pescara Colli-Ospedale civile e quello del quartiere sud di San Donato. L’area compresa tra via Tiburtina e via Lago di Campotosto è costituita da tre zone di nuova concentrazione volumetrica: quella per le attività commerciali in via Tiburtina; quella centrale per il residenziale e quella più a est destinata a ospitare attività terziarie e residenziali e nella zona sono previsti quattro edifici residenziali in linea, su cinque livelli fuori terra oltre al piano terra, due edifici a blocco anch’essi su cinque livelli oltre il piano terra e una piastra commerciale su due livelli fuori terra. Il Piano Particolareggiato è andato per ora solo in giunta in quanto conforme al Piano regolatore. Oggi sono scaduti i 30 giorni della pubblicazione, e ora i cittadini avranno altri 30 giorni per presentare le proprie osservazioni, che dovranno pervenire entro il prossimo 2 novembre. Quindi comincerà l’esame delle proposte per decidere se accoglierle o meno; se quelle osservazioni proporranno modifiche comunque conformi al Piano lo strumento verrà approvato definitivamente in giunta; se le modifiche apporteranno variazioni al Piano dovremo andare in Consiglio comunale. Se nessuna delle osservazioni fosse ritenuta accoglibile, procederemo, ugualmente, con l’approvazione in giunta”.


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