Prestito di 33milioni a Pescara, Forza Italia: "C'è poco da esultare"

17 Dicembre 2015   15:54  

"Hanno ben poco da esultare il sindaco Alessandrini e l'assessore Sulpizio per la somma ottenuta dal Governo Renzi: quei 33 milioni di euro annunciati non sono altro che un prestito che i pescaresi dovranno restituire allo Stato pagando le tasse al massimo per i prossimi 10 anni.

Un prestito che la citta' ha dovuto chiedere dopo che lo stesso Stato ha tagliato i trasferimenti destinati al Comune, a partire dagli oltre 8 milioni di euro che il Governo Renzi ci avrebbe dovuto restituire per la gestione del Palazzo di Giustizia.

Non solo: quei 33 milioni di euro serviranno per pagare i debiti fuori bilancio contratti addirittura dall'ex giunta D'Alfonso conducendo una dissennata politica finanziaria.

In altre parole, grazie al sindaco Alessandrini la citta' ha ora un altro debito con lo Stato-Cassa Depositi e Prestiti pari a 33milioni di euro".

Lo ha precisato il Gruppo Consiliare di Forza Italia al Comune di Pescara replicando alla notizia circa l'imminente concessione di 33 milioni di euro da parte dello Stato al Comune. 

"Quel prestito non e' frutto di alcuna abilita' finanziaria da parte della Giunta Alessandrini che non ha alcunche' di cui vantarsi: annunciando l'arrivo di quella somma sindaco e assessore hanno furbescamente omesso di dire che i pescaresi quei soldi dovranno restituirli allo Stato nei prossimi 10 anni e lo faranno pagando le tasse che - ha ricordato il capogruppo Marcello Antonelli- lo stesso sindaco Alessandrini ha alzato al massimo ormai dal 2014, e sulle quali pesa l'incognita del 2016, visto che a oggi ancora non sappiamo quali saranno le aliquote della Tasi, la tassa sui servizi, nel nuovo anno, dei servizi a domanda individuale, come asili nido e rette scolastiche, degli impianti sportivi, delle strutture culturali, dunque dinanzi a noi abbiamo un quadro tutt'altro che roseo, anzi c'e' un orizzonte a tinte molto cupe.

Dunque se il Comune paghera' i propri fornitori, e' solo perche' ha chiesto un prestito, e lo ha dovuto fare a causa dei mancati trasferimenti dallo Stato-Governo Renzi, ossia Pd, come le somme che stavamo aspettando dal Ministero della Giustizia, oltre 8 milioni di euro, per rimborsarci le spese di gestione del nuovo Tribunale e che il buon premier Renzi ha cancellato con un decreto. Senza dimenticare gli altri 8 milioni di euro che il Comune di Pescara deve ancora incassare dall'Aca, debito risalente all'epoca in cui l'Azienda acquedottistica era guidata dal Pd. In altre parole il sindaco Alessandrini, che non ha alcun peso politico negli ambienti romani, si e' infilato in un vicolo cieco e ha chiesto in prestito i soldi che invece avrebbe dovuto pretendere in quanto dovuti.

Non solo - ha aggiunto il Capogruppo Antonelli - e' anche bene precisare che parte di quei 33milioni di euro verranno impiegati per chiudere i debiti fuori bilancio riconducibili all'amministrazione D'Alfonso, che ripianeremo con un mutuo decennale, debiti che in questi giorni stanno arrivando a raffica in Consiglio comunale, dove forse resteremo sino al 31 dicembre per rimettere a posto i conti lasciati scoperti dall'ex sindaco D'Alfonso, una voragine che a oggi non possiamo neanche quantificare, ma sicuramente parliamo di milioni di euro, debiti fuori bilancio generati da un primo cittadino che, come ormai ben sappiamo, era spesso solito affidare i lavori senza neanche svolgere le relative gare d'appalto". 


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