Presunta mazzetta da 50 milioni per la piscina comunale, la denuncia dopo 9 anni

La nuora di un imputato: "Mi parlò di quei soldi"

24 Aprile 2014   11:35  

Decisamente ingarbugliata la vicenda che vede sullo sfondo una denuncia in merito ad una presunta tangente pagata dal presidente e dal vice presidente della Teate Splashing, società che gestisce la piscina comunale teatina.

Il processo è partito ieri, ma la segnalazione alla Guardia di Finanza è giunta attraverso tre lettere anonime il 13 agosto 2010, in merito ad eventi che si sarebbero però verificati nel 2001, ben nove anni prima.

Nessuna certezza su chi potesse aver inviato la lettera, anche se la Procura, in base agli atti, alla grafia sulla firma della raccomandata e ad un video ripreso dalla telecamera di un ufficio postale, sospetta possa essersi trattato di F.d.L., 67enne ex collaboratore della Teate Splashing.

D.L., imputato di calunnia nei confronti di G.P. e F.B., rispettivamente presidente e vice presidente della società, dal canto suo ha negato di essere stato lui ad effettuare la segnalazione, anche se a suo sfavore gioca il fatto che le lettere siano state recapitate alle Fiamme Gialle circa un mese dopo che l'ex collaboratore aveva perso una causa contro i gestori della piscina per il pagamento di alcuni lavori.

Una probabile svolta al processo potrebbe essere data proprio dalla nuora dell'imputato, anch'essa ex socia della piscina, che interrogata in aula ha affermato di aver sentito D.L., nel 2001, parlare di 50 milioni da pagare ad una persona vicina al Comune, asserendo inoltre di averlo sentito dire di aver prelevato 5.000 euro come anticipo.

Tra le altre testimonianze, quelle di numerosi protagonisti passati e presenti della politica teatina, tra cui l'ex sindaco Andrea Buracchio, che tuttavia hanno potuto dire poco o nulla. Assente invece per motivi di salute l'altro ex primo cittadino Nicola Cucullo, che ha inviato un certificato medico.


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