Presunta violazione di ordini militari, Parolisi assolto per mancanza di prove

Rese pubbliche le motivazioni della sentenza

30 Dicembre 2014   12:07  

Sono state rese note le pubblicazioni della sentenza in cui il tribunale militare di Roma ha di recente assolto dall'accusa di violata consegna aggravata e continuata di ordini militari l'ex caporalmaggiore Salvatore Parolisi, già condannato a 30 anni di carcere in appello poiché ritenuto responsabile dell'omicidio della moglie Melania Rea.

I magistrati, nel motivarne l'assoluzione, hanno affermato che "non esiste nessuna prova che Salvatore Parolisi abbia violato le disposizioni di servizio e che abbia volontariamente e consapevolmente ricevuto allieve nel suo ufficio in orario successivo al contrappello alfine di intrattenersi con le stesse offrendo loro da bere bevande alcoliche".

L'inchiesta era scaturita proprio dalle indagini sull'omidìcidio di Melania Rea, nel corso delle quali gli inquirenti si erano imbattuti in storie di presunte molestie e violenze fisiche subite da alcune ragazze che stavano svolgendo l'addestramento militare. Secondo l'accusa Parolisi avrebbe in più circostanze invitato nel suo ufficio alcune soldatesse, offrendo loro da bere alcolici dopo il contrappello, cioè quando i militari di truppa devono restare nelle camerate fino alla sveglia.

Nessuno dei teste sentiti al riguardo ha riferito di avere diretta conoscenza di tale circostanza, mentre l'ex caporalmaggiore ha dichiarato di non aver avuto alcuna parte attiva in questo episodio, ma di aver anzi subito mandato via le allieve. Di conseguenza, la giuria ha dunque stabilito che "il fatto non sussiste".


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