Presunte revisioni facili alla Motorizzazione di Teramo, accusa di falso ed abuso per il direttore

Funzionario già destinatario di sospensione per due mesi

09 Luglio 2014   12:15  

Nuovi sviluppi nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Teramo sulle presunte revisioni facili che sarebbero state eseguite su 55 autobus dell'Arpa ed alcune ditte private presso la Motorizzazione Civile del capoluogo aprutino.

Le indagini, lo scorso ottobre, videro il direttore Giancarlo Massaro destinatario di una sospensione per due mesi dall'esercizio delle proprie funzioni. Per il 54enne funzionario, tutavia, potrebbero essere stilati a breve altri provvedimenti giudiziari - come riporta il Centro - , in quanto il gup dovrà pronunciarsi in merito al rinvio a giudizio di Massaro, accusato di aver certificato revisioni irregolari sui 55 autobus senza l'utilizzo di opacimetro, strumento indispensabile per controllare i fumi di scarico, e con le targhe illeggibili.

Il direttore della Motorizzazione teramana, nello specifico, è accusato di falso ideologico ed abuso d'ufficio, benché al cospetto del gip abbia sempre respinto qualsiasi addebito, sostenendo di aver agito nel pieno rispetto delle norme.

L'inchiesta partì tra marzo ed aprile, a seguito di un esposto presentato da alcuni residenti del quartiere Cona allarmati dalle dense colonne di fumo nero che fuoriuscivano dai tubi di scappamento degli autobus Arpa posteggiati nel vicino deposito. Successivi appostamenti degli investigatori avrebbero poi accertato come le revisioni dei mezzi incriminati sarebbero durate all'incirca non più di 10 minuti.


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