Primarie PD, Renzi stravince e già si pensa alla visita nella città terremotata dell'Aquila

09 Dicembre 2013   08:48  

Il Pd vince la sua sfida contro l'antipolitica: le primarie, nonostante timori e pronostici della vigilia, raggiungono il traguardo dei 3 milioni di votanti. Un dato inaspettato che rafforza il trionfo di Matteo Renzi, che raggiunge il 68%, lasciando Gianni Cuperlo al 17,9, poco distante da Pippo Civati al 14. Un successo che dà lo scettro del Pd al rottamatore, pronto ad incidere anche verso il governo. ''Ora tocca alla nostra generazione, io sarò il capitano, questa non è la fine della sinistra'', esulta il neoleader che avverte che con lui finiscono gli ''inciuci'', gli ''alibi'' perché ''scardineremo il sistema''. Già alle 8 del mattino, quando il premier Enrico Letta arriva al seggio per votare, la coda, osserva il presidente del consiglio, ''è un buon segno''. Gente in fila anche al seggio di piazza dei Ciompi a Firenze dove poco dopo arriva Matteo Renzi, che aveva fissato l'asticella sui 2 milioni di votanti. I timori della vigilia sulla partecipazione riguardavano proprio l'entourage del sindaco di Firenze, consapevole che un flop ai gazebo avrebbe comunque, anche in caso di vittoria, consegnato un risultato azzoppato.

Intanto a livello regionale sia la Senatrice Stefania Pezzopane che il consigliere regionale Giuseppe Di Pangrazio sono decisamente soddisfatti di come sono andate le cose in Abruzzo. Un ottimo risultato personale per Renzi e per chi lo ha appoggiato nella "sfida" per la segreteria.

All'Aquila in particolare si attende con ansia la notizia di un suo arrivo in città già prima di Natale, il neo segretario del PD, infatti, non è mai venuto in città, ma questa era una delle promesse che in campagna elettorale la Pezzopane aveva fatto alla popolazione aquilana. Vedremo quando Renzi vorrà "dare un'occhiata" a ciò che potrebbe trainare l'economia italiana e che invece è solo l'ennesima incompiuta, la ricostruzione dell'Aquila.


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