Processo Del Turco, Caiazza: "I viaggi a Collelongo della macchina di Angelini non provano nulla"

17 Luglio 2013   16:18  

La giornata nel Tribunale di Pescara è dominata dal processo Del Turco, e dall'arringa dell'avvocato Caiazza.

Il difensore di Del Turco, dopo aver dichiarato l'incredutlità nei confronti delle accuse mosse all'ex presidente della Regione Abruzzo, ha proseguito la propria arringa sostenendo l'inattendibilità del grande accusatore Vincenzo Angelini, in modo particolare per quanto riguarda la ricostruzione dei suoi presunti viaggi a Collelongo per consegnare presunte tangenti all'ex Governatore.

"I vari riscontri eseguiti sulle fatture Telepass intestate alla vettura con autista con cui Angelini sostiene di essersi recato a Collelongo non provano che egli vi si sia effettivamente recato. Non documentano altro che il passaggio dal casello autostradale di Aielli-Celano. Inoltre, nonostante Angelini sostenga di aver effettuato alcuni viaggi con la propria vettura personale priva di Telepass, nemmeno questo costituisce alcuna prova".

Altri indizi circa l'inattendibilità dell'ex proprietario di Villa Pini risiedono, secondo Caiazza, nel "contrasto insanabile tra le testimonianze di Angelini e di sua moglie in merito alla rendicontazione contabile delle cifre consegnate a Del Turco, nonché l'assenza, nella vicenda concussiva, di minacce".

In conclusione, "il solo aspetto certo in tale processo è nei continui prelievi di contante da parte di Angelini".

Lorenzo Ciccarelli


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