Processo Di Santo, difesa ritiene perizia decisiva

15 Aprile 2014   11:43  

"La perizia ha individuato la pericolosita' psichiatrica Di Santo ma non ha fatto riferimento alla pericolosita' sociale. Non ha quindi fatto il distinguo che avrebbe permesso alla difesa di chiedere una misura diversa dalla detenzione e di poter utilizzare tutti gli strumenti che possono essere attenuanti della responsabilita' per definire il processo".
Lo ha detto l'avvocato Valerio Argentieri, difensore di Roberto Di Santo, 58anni di Roccamontepiano (Chieti), arrestato a gennaio 2013 a Rosciano (Pescara) dopo dieci giorni di latitanza, con l'accusa di vari atti incendiari a Pescara e a Chieti. "La perizia - ha aggiunto il legale - ha individuato due aspetti ben distinti. Uno riguardante la pericolosita' psichiatrica e un altro la capacita' di intendere e di volere, capacita' che sembrerebbe scemata al momento dei fatti ma comunque idonea per sostenere il processo".


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