Processo Pierangeli: stangata contenuta per la Asl

03 Giugno 2013   10:49  

Dopo uno scontro giudiziario durato ben sei anni, il giudice del Tribunale di Pescara Chiara Serafini ha condannato la Asl a pagare la somma di 545.000 euro alla casa di cura Pierangeli.

La sentenza, tuttavia, é stata accolta nel complesso positivamente dal direttore generale dell'Asl Claudio D'Amario, poiché la richiesta iniziale avanzata dalla casa di cura ammontava a circa 3,5 miloni di euro, sette volte dunque la cifra stabilita dal giudice Serafini.

Lo scontro ebbe inizio nel 2007, allorché il gruppo Pierangeli aveva ottenuto dal Tribunale di Pescara un decreto ingiuntivo di circa 12 milioni di euro per le prestazioni di assistenza ospedaliera e ambulatoriale rese dal 1° gennaio 2006 al 31 agosto 2007 in qualità di istituzione sanitaria provvisoriamente
accreditata con il Servizio sanitario nazionale. Nel corso del giudizio, le parti in causa pervennero ad un accordo che prevedeva il pagamento della somma di 10 milioni di euro da destinare alla casa di cura, a patto che questa rinunciasse ad ogni pretesa circa gli interessi in mora.

Fuori dall'accordo rimasero dunque i 3,5 milioni che il gruppo Pierangeli ha poi avanzato come richiesta di risarcimento, una cifra che la Asl, tramite il proprio legale Dario Angiolelli, ha sostenuto durante le varie udienze dovesse essere pagata non dall'azienda, bensì dalla Finaziaria regionale (Fira), poiché "ad essa spettavano il potere di spesa e la conseguente legittimazione a soddisfare le pretese della casa di cura".

La tesi non é però stata accolta dal giudice, poiché, come la sentenza ha stabilito, "il contratto è stato stipulato dalla Regione in nome e per conto della Asl che costituiscono pertanto le parti effettive dell’accordo assumendo in proprio le obbligazioni nei confronti della casa di cura".

Dalla richiesta iniziale di 3,5 milioni la somma é poi scesa a 545.000 euro poiché, in base alle verifiche eseguite dalla Commissione ispettiva permanente, nelle prestazioni rese dal gruppo Pierangeli nel biennio 2005/06 il Tribunale non ha rinvenuto alcuna prova di irregolarità.

Lorenzo Ciccarelli


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