Processo Sanitopoli, il giorno del giudizio, grande attesa per la sentenza

22 Luglio 2013   12:12  

E' prevista per oggi la sentenza del Tribunale collegiale di Pescara sul processo riguardante presunte tangenti nel mondo della sanita' abruzzese, che conta tra i 27 imputati l'ex presidente della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco, con accuse che vanno dall'associazione per delinquere, corruzione, abuso, concussione, falso. Riuniti in Camera di Consiglio i giudici Carmelo De SantisMassimo De Cesare e Gianluca Falco.

Presenti in Tribunale, tra gli imputati, Sabatino Aracu, Vincenzo Maria Angelini, (nella foto) Angelo Bucciarelli e Lamberto Quarta. Assente, invece, Ottaviano Del Turco, che attendera' l'esito della sentenza nella sua abitazione di Collelongo  . Lapidario il suo commento: "e' una scelta concordata con il mio avvocato  e con il mio medico".

"Sono qui per testimoniare la mia stima per i colleghi Di Florio e Bellelli, ho grande apprezzamento per il lavoro che hanno fatto. Sono qui anche per far vedere che nel bene o nel male voglio assumermi le mie corresponsabilità". Lo ha detto l'ex procuratore capo di Pescara, Nicola Trifuoggi, poco prima di entrare nell'aula  "Finalmente siamo arrivati a un primo punto fermo", ha aggiunto Trifuoggi che aveva parlato di prove schiaccianti nella conferenza stampa convocata all'indomani degli arresti eccellenti di Del Turco.

Nello specifico Del Turco è accusato di aver intascato 'mazzette' per cinque milioni e 800 mila euro.

Per questa vicenda fu arrestato il 14 luglio 2008 insieme ad altre nove persone, tra le quali assessori e consiglieri regionali. L' ex presidente fini' in carcere a Sulmona (L'Aquila) per 28 giorni e trascorse altri due mesi agli arresti domiciliari. Le dimissioni comportarono lo scioglimento del Consiglio regionale e il ritorno anticipato alle urne per i cittadini abruzzesi.

I pm Giampiero Di Florio e Giuseppe Bellelli chiedono pene pesantissime, per gli imputati, ipotizzando un giro di tangenti da 15 milioni di euro.

Dodici anni di reclusione per Ottaviano Del Turco, 11 anni per l’ex manager della Asl di Chieti Luigi Conga la procura, 10 anni per l’ex consigliere regionale Camillo Cesarone, 9 anni per l’ex segretario di presidenza Lamberto Quarta e per l’onorevole del Pdl Sabatino Aracu.

Tre anni per Vincenzo Maria Angelini, sette anni e l'interdizione per l'ex assessore regionale alle attivita' produttive Antonio Boschetti. Anche per Boschetti la richiesta di non doversi procedere per prescrizione relativamente ad alcuni capi.

Quattro anni e l'interdizione per Vito Domenici, ex assessore alla sanita' della giunta di centro destra.

Le altre richieste sono cinque anni e l'interdizione per Angelo Bucciarelli, ex segretario di Mazzocca; due anni e 8 mesi per Gianluca Zelli, ex amministratore Humangest; quattro anni per Francesco Di Stanislao, ex direttore dell'agenzia sanitaria regionale; dieci mesi per Fabio Del Concilio; due anni e quattro mesi e l'interdizione per Pierluigi Cosenza; assoluzione per non aver commesso il fatto per Paolo Gribaudi; due anni, l'interdizione e la prescrizione per alcuni capi di imputazione per Walter Russo; un anno e sei mesi e l'interdizione per Luciano Di OdoardoPer Di Odoardo e' stata chiesta anche la prescrizione.

I pm hanno inoltre chiesto due anni e due mesi per Marco Penna; 8 mesi per Domenica Pacifico; un anno e otto mesi e la prescrizione relativamente ad alcuni reati per Silvio Cirone; assoluzione da un capo di imputazione e la prescrizione per un altro reato per Giacomo Obletter; un anno e sei mesi per Mario Romano; un anno e dieci mesi e l'interdizione per Sandro Pasquali; non doversi procedere per intervenuta prescrizione per Mario Tortora; due anni e l'interdizione per Giampiero Di Cesare.

Per quanto riguarda la societa' Villa Pini i pm hanno chiesto una multa pari al valore di 600 quote, mentre per la Barclays una multa pari a 300 quote.

Le difese dei 25 imputati invece chiedono invece l'assoluzione, e nel lungo dibattimento hanno cercato di dimostrare che le accuse di Vincenzo Angelini non sono attendibili, non sono supportate da prove, in particolare non vi è traccia dei 6 milioni che Angelini, come lui stesso ha raccontato, avrebbe versato a Del Turco, anche a domicilio nella sua casa di Collelongo.

''Dobbiamo essere assolti perchè non abbiamo commesso il fatto - ha arrignato Giandomenico Caiazza, legale di Del Turco, - in tutta l'affabulazione accusatoria di Angelini non c'è mai una circostanza fattuale che possa dare concretezza alle accuse. Le dichiarazioni rese dall'imprenditore sono di natura fantasiosa e calunniosa.''

Riguardo a Del Turco, ha più volte sottolineato come sia stato protagonista di «una storia morale pubblica straordinaria. C'è incredulità - ha detto - nel dover immaginare che un personaggio pubblico come lui, che ha segnato in modo preciso la sua vita nelle istituzioni, possa essere improvvisamente divenuto il protagonista non di un fenomeno di corruzione politica, ma di una vicenda concussiva di dimensioni, aspetti e modalità spregevoli''.

Non hanno dubbi dell'attendibilità del grande accusatore Angelini i pm Di Florio e Bellelli.

"lo scempio di denaro pubblico e di tangenti" di cui si sarebbero resi protagonisti i due principali indagati, non disdegnando nemmeno il ricorso alla polemica contro coloro che, secondo lui, "hanno invano tentato di spostare temi e decisioni in ambiti differenti dal tribunale".

Di Florio all'attacco della difesa dell'ex govenatore Del Turco, che ha sempre sostenuto l'inattendibilità delle accuse lanciate da Angelini risponde: "Le relazioni tra i due, il passato, il rapporto con la famiglia, le dichiarazioni rilasciate, l'essersi autoaccusato rendono Angelini del tutto attendibile. L’unica sbavatura del suo resoconto è stata il giubbino che egli disse di aver indossato quel giorno, circostanza non risultata vera ma dovuta a fattori emotivi".

Per quanto riguarda invece le presunte tangenti mai trovate, Di Florio ha ricordato "tutti i documenti, gli atti, i prelievi, gli accertamenti, le dichiarazioni di chi ha preparato le mazzette e delle altre persone", passando di seguito a lanciare l'esplicito atto d'accusa all'ex governatore: "Vi pare che Del Turco possa aver avuto difficoltà a occultare i soldi?".

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