Processo "Tramonto", attesi in aula a Vasto i collaboratori Cozzolino e Belsole

Otto gli imputati, tribunale blindato

31 Gennaio 2014   11:43  

Alle 10 di stamane, in un palazzo di giustizia costantemente sorvegliato da polizia e carabinieri, è ripartito il processo sulla maxi operazione antidroga denominata "Tramonto", che nel gennaio 2012 portò all'arresto di 63 arresti in 6 regioni.

In programma c'è la nuova audizione di Lorenzo Cozzolino ed Italia Belsole, marito e moglie, condannati a 10 anni ciascuno l'8 maggio 2013, che hanno scelto di collaborare con la giustizia, dalle cui dichiarazioni dipenderanno i destini degli 8 imputati, che dal canto loro non hanno mai cessato di dichiararsi innocenti, ed hanno deciso di non ricorrere nè al rito abbreviato nè al patteggiamento.

I due collaboratori di giustizia sono arrivati separatamente presso il cortile di un tribunale di Vasto blindato forse come non mai, scortati da un cordone di guardie del corpo, per essere ascoltati insieme ad altri testimoni citati dal pm Giancarlo Ciani, oltre a vari rappresentanti delle forze dell'ordine. Sia questa che le successive udienze avranno luogo a porte chiuse.

L'operazione "Tramonto", diretta dal pm Ciani insieme all'ex procuratore capo Francesco Prete, portò all'arresto di 63 persone tra Abruzzo, Molise, Campania, Lazio, Puglia ed Emilia Romagna, di cui 43 solo nella nostra regione, e vide le prime condanne tra febbraio e maggio dello scorso anno.

Il collegio chiamato a giudicare gli otto imputati, oltre che delle dichiarazioni dei due testimoni chiave, si avvarrà anche di un consulente per la corretta traduzione di alcune telefonate intercettate, ma risultate incomprensibili poiché gli interlocutori si esprimevano in dialetto napoletano arcaico.


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