Processo al "Partito dell'Acqua" aperto e rinviato

04 Giugno 2013   14:18  

 E' stata rinviata, per l'audizione dei testi del pm, al prossimo 18 febbraio, la prima udienza del processo riguardante l'inchiesta sul cosiddetto "partito dell'acqua" che si sarebbe creato in Abruzzo nell'ambito dell'Ato numero 4 pescarese, che conta tra i 12 imputati l'ex presidente dell'Ato Giorgio D'Ambrosio, l'ex sindaco di Montesilvano (Pescara) Pasquale Cordoma, l'ex sindaco di Francavilla (Chieti) Roberto Angelucci, entrambi ex componenti del cda Ato; il professore Luigi Panzone.
Gli imputati devono rispondere, a vario titolo, di peculato, corruzione, abuso d'ufficio, falsita' materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, falsita' ideologica, distruzione di documenti, truffa ai danni dello Stato e in violazione dell'articolo 97 della Costituzione.
I fatti si riferiscono al periodo tra il 2003 e il mese di dicembre 2007.
Nel mirino del pm Valentina D'Agostino un utilizzo improprio delle risorse economiche e strutturali dell'Ato per fini propri.
Il presidente D'Ambrosio, ad esempio, e' accusato di aver usato l'auto dell'ente per assolvere ai propri impegni politici a Roma, dove si recava in qualita' di parlamentare, con spese a totale carico dell'Ato per cio' che riguarda benzina-telepass e numerose multe al Codice della Strada. D'Ambrosio e' anche accusato di aver conseguito la laurea in Economia e Management con la complicita' del professore Luigi Panzone.


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