Processo al Re Carnevale nella quinta edizione del Carnevale Tradizionale

Rogo del sovrano in piazza Vico

04 Marzo 2014   20:14  

Tanta allegria, tanta parodia e, soprattutto, tantissime maschere e tantissima gente, sia grandi che piccini, per la quinta edizione del Carnevale Tradizionale Abruzzese, che si è svolta nel centro storico di Chieti.

Come accade da orami alcuni anni, si sono celebrati il processo ed il falò del fantoccio del Re Carnevale, che riportano ad una tradizione che le nuove generazioni sembravano aver pressoché dimenticato, prese da altre forme di festeggiamento di una festa dalle radici antichissime.

Come negli anni passati, il processo del Re è stato preceduto da un corteo di tre carri, raffguranti il sovrano ed il suo carro funebre, con tutt'attorno i suonatori di D'Botte ed i Pulcinella abruzzesi, che hanno accompagnato il tragitto dei carri con canti tradizionali.

Il corteo è partito da via Arniense, per poi confluire in corso Marrucino, sempre attorniato da curiosi ed appassionati di tutte le età, tutti intenti a fotografare ed applaudire.

Di tanto in tanto, durante il percorso, il corteo si è fermato per prestarsi a canti, balli ed altre divertenti scenette, per la gioia del pubblico intervenuto, per poi arrivare in piazza Vico, per il consueto processo al Re Carnevale, come sempre una parodia della vita politica italiana.

Un processo dall'esito scontato, conclusosi con la condanna a morte del Re, il cui fantoccio è stato dato alle fiamme per bruciare in una manciata di minuti, simboleggiando un rito di purificazione. A seguire, gli ultimi balli e canti intorno a quel che restava del fantoccio e l'arrivederci al prossimo anno.

Lorenzo Ciccarelli

A BREVE GALLERIA FOTOGRAFICA


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