Processo per omicidio Pavone, la difesa di Pavone chiede rito abbreviato e chiama 4 teste

Legale dell'imputato intende presentare anche perizia balistica

11 Marzo 2015   12:35  

Tenterà di giocarsi le proprie carte la difesa di Vincenzo Gagliardi, l'uomo accusato di aver sparato la sera del 30 ottobre 2013 a Carlo Pavone, successivamente deceduto il 16 novembre 2014 dopo essere rimasto in coma per più di un anno.

Il processo avrebbe dovuto partire ieri, tuttavia a causa dell'assenza per malattia del giudice la prima udienza è stata posticipata al prossimo 19 marzo.

In tale data, comunque, la difesa ribadirà ancora una volta con forza l'innocenza di Gagliardi, in carcere dal 29 maggio scorso e da sempre sostenitoree della sua estraneità, ed il legale dell'imputato avanzerà richiesta di rito abbreviato con la richiesta di ascoltare 4 teste al fine di far crollare l'accusa: da quanto risulta, dovrebbe trattarsi dei genitori di gagliardi e dei fratelli di Pavone.

I genitori dell'accusato, in caso, sarebbero chiamati a rispondere circa gli orari e gli spostamenti del figlio quella sera nel 30 ottobre 2013, la stessa in cui Pavone fu ferito alla testa, mentre i fratelli della vittima sarebbero ascoltati per fornire eventuale conferma di quanto sostenuto dalla difesa, ossia far di fatto decadere il movente "passionale".

Da quanto si apprende, inoltre, la difesa intende presentare in udienza anche una perizia balistica eseguita da un perito sul fucile da cui sarebbe partito il colpo che ferì ed infine uccise Pavone. L'accusa, dal canto suo, può contare su riscontri altrettanto significativi, su tutti le tracce di polvere da sparo rinvenute sugli indumenti di Gagliardi.


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