Progetto CASE, Cialente: "Grande confusione!! Una trattativa EU deciderà quante saranno dismesse"

04 Giugno 2017   09:54  

C'è una grande confusione sul progetto CASE. Ma grossa assai, aggravata anche da un titolo sparato oggi sul centro, visto che io ho ribadito, anche in un'odierna intervista , che il problema di quante CASE dovranno essere dismesso, è legato ad una trattativa con l'U:E: Confusione sulla loro utilità.

Ribadisco che NON VI ERANO migliaia di appartamenti liberi e vuoti dopo il sisma. Quelli che, dopo mesi, si riuscirono a sistemare , spendendo sino a 30.000 euro ad appartamento, furono acquisiti dal fondo immobiliare, per offrirli in una delle tre forme di assistenza agli sfollati : progetto CASE (poi riuscii ad aggiungere i MAP), CAS, o Fondo immobiliare.

Ricordo che il1 febbraio 2010, quando la protezione civile andò via, lascio 1500 nuclei familiari negli alberghi, erano coloro che avevano chiesto, ed attendevano, CASE e MAP.

Solo per questi io accettai, per un pochino di mesi, di essere vice commissario per l'assistenza alla popolazione.

Costi. Ricordo che una famiglia in CAS comportava un costo andava dai 600 euro al mese sino a 1000, con anziani anche di più.

Quindi 4500 alloggi hanno fatto risparmiare , per alcuni anni, almeno 5, più o meno 48 milioni l'anno.

Ma la cosa importante è stata che dopo un anno dal sisma, circa 20.000 aquilani stavano all'Aquila. Dove sarebbero andati altrimenti? Dove si sarebbero spostati? E quanti sarebbero tornati?

Non parlo dei costi degli alberghi: intorno ai 33 euro al giorno a persona, poi sceso un pochino, ma sempre tantissimo.

Si potevano fare MAP anzichè CASE?   Si, ma quanto maggior consumo di suolo? E quindi le spese dell'occupazione provvisoria dei terreni e poi gli espropri? Anche i MAP hanno un costo, superiore ai 30.000 euro l'uno, solo il manufatto.

La verità è che assistere circa 53.000 sfollati al 1 gennaio 2010 tanti eravamo, è costato tanto.

Ma HA PERMESSO DI MANTENERE LA CITTA' CON I SUOI CITTADINI.

Oggi siamo tornati, dato reale anagrafe, a 70.000 abitanti.

Leggendo alcuni organi di stampa, sembrerebbe che a qualcuno dispiaccia. Certo, il progetto CASE, e gli stessi MAP, saranno un problema, in prospettiva, quando in accordo con il governo, se ne dovrà avviare lo smantellamento. Problema vero è che alcune piastre sono state realizzate con gravi errori di esecuzione. Per questo noi abbiamo presentato denuncie ed esposti.

Ma scopriamo con preoccupazione che per la prima denuncia, quella dei primi balconi crollati, gli atti sono stati trasferiti a Piacenza tre giorni fa. Buonanotte. Si arriverà alla prescrizione. I direttori dei lavori, le ditte e gli altri responsabili, profumatamente pagati, la faranno franca, come tutti.


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