Progetto Smart Ring, Carlo Bolino: "Ecco come stanno le cose, senza i pettegolezzi"

23 Ottobre 2013   17:23  

"In qualità di Responsabile unico del procedimento afferente i lavori di ammodernamento dell’impianto di pubblica illuminazione di Via Strinella rientrante nel progetto complessivo di “SMART-RING” ritengo doveroso un comunicato di smentita e rigetto delle allusioni e affermazioni infamanti".

A scrivere è Carlo Bolino, geometra comunale responsabile del Servizio Tecnico Manutentivo del Settore Ricostruzione pubblica e Patrimonio del Comune dell'Aquila che nei giorni scorsi si è visto accusare da un quotidiano free press di aver in mano un appalto "taroccato".

"Detto progetto era di importo lavori pari a €.570.428,57 di cui €.17.292,85 quale oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso e non dell’importo indicato di €.670.000,00 (indicato dal direttore del giornale suddetto, ndr). In merito alla procedura di gara intrapresa per l’individuazione dell’Impresa appaltatrice, la stessa è stata espletata ai sensi dell’art.57 comma 6° del D.L.vo n°163/2006 e succ. mod. ed integr. Per la scelta delle imprese da invitare alla procedura negoziata, non avendo nel maggio 2012 il Settore Ricostruzione Pubblica un elenco delle imprese di fiducia, con nota protocollo n°6540/2012 fu richiesto al Segretario Generale un parere in ordine alle modalità di invito; Il Segretario Generale con proprio parere protocollo n°7988/2012, comunicò la possibilità di utilizzare l’elenco delle Imprese predisposto dal Settore Emergenza Sisma e Ricostruzione Privata nelle more della approvazione del proprio elenco di fiducia del Settore Ricostruzione Pubblica. Alla luce del parere espresso dal Dirigente garante della correttezza amministrativa dell’Ente, a seguito di estrazione alla presenza di due testimoni, con disposizione dirigenziale protocollo n°29962/2012, furono; invitate a partecipare n°5 imprese in possesso TUTTE delle attestazioni e certificazioni previste dalla Norma e iscritte nella categoria necessaria OG/3 2^ classifica".

"Le Imprese invitate a partecipare -continua Bolino- sono:

a. Soc COSAR di Roma in possesso di attestazione SOA n°6236/43/01 con scadenza 11.07.2014 rilasciata da ARTIGIANSOA;

b. Soc EDILMOTER di Roma in possesso di attestazione SOA n°2153/63/01 con scadenza 03.02.2013 rilasciata da SOACONSULT;

c. Soc DE SANTIS GIOVANNI di Roma non ha presentato offerta;

d. Soc MARCOST di L’Aquila non ha presentato offerta;

e. Soc IMPREMAR (gruppo Marronaro) con email del 22 maggio 2012 ringraziando per l’invito ha comunicato l’impossibilità a partecipare alla gara per impegni lavorativi assunti in precedenza.

Dalla verifica effettuata in sede di espletamento della procedura di gara, sulla base delle autocertificazioni fornite dalle stesse, le Imprese partecipanti non sono risultate collegate tra loro ovvero riconducibili ad un terzo soggetto. In ultimo e non meno importante, ritengo di dover aggiungere una considerazione in ordine al ribasso effettuato dall’Impresa aggiudicataria in sede di gara.

A seguito della comunicazione da parte della Regione Abruzzo protocollo n°RA74942 del 02 aprile 2012, per non perdere il finanziamento dalla stessa concesso di €.400.000,00, i lavori dovevano essere conclusi e collaudati entro il 31 luglio 2012. La procedura di gara iniziata il 22 maggio 2012, ha comportato il rispetto di termini temporali non comprimibili pertanto l’andamento dei lavori è stato:

- consegna lavori: 11 giugno 2012;

- fine lavori: 24 luglio 2012 (non sono intervenute sospensioni)

- collaudo: certificato di regolare esecuzione delle opere del 24 luglio 2012, approvato con determina dirigenziale n°566 adottata in pari data.

"I lavori -prosegue il dirigente- sono stati ultimati ottenendo anche un risparmio economico a favore delle Casse Comunali per un importo di circa 19.000,00 euro. Dall’andamento dei lavori appare evidente che i tempi di esecuzione erano assai ristretti dalchè le Imprese, a mio avviso, immaginando di lavorare su due turni e sabati compresi, per coprire i maggiori costi (non era stato prevista la maggiorazione della spesa per le turnazioni sul cantiere pari al 20% dell’importo dei lavori) hanno tutte espresso un ribasso contenuto ma che, per le lavorazioni stradali e potrei citarne a decine di gare, rientra assolutamente nella norma a differenza di lavori su impianti sportivi il cui cantiere delimitato, senza interferenze con il traffico e probabilmente con tempistiche di esecuzione più lunghe, consentono maggiori ribassi d’asta. Una considerazione su tutto merita una riflessione sui costi delle lavorazioni e forniture delle pavimentazioni in conglomerato bituminoso il cui componente principale, proviene dalla lavorazione del petrolio con oscillazioni giornaliere dei costi. Detto quanto sopra,  il lavoro della stampa teso ad informare i Cittadini e le inchieste giornalistiche che hanno necessità di esistere per smascherare il malcostume e il malaffare, deve essere svolto con la massima chiarezza, puntualità verifica e riscontro delle notizie che pervengono qualche volta artificiose per secondi scopi. Tali caratteristiche sono indispensabili per una corretta e puntuale informazione altrimenti il rischio concreto che in parte oggi si sta verificando, è la perdita assoluta di fiducia dei Cittadini nei confronti degli Organi di Stato e degli Enti locali alimentando il pettegolezzo, la cultura del sospetto e nel caso che mi riguarda, la conseguenziale distruzione di una reputazione costruita in decenni di onorato e disinteressato servizio con attestati di stima diffusa conquistati negli anni senza aver mai subito una condanna di qualsiasi genere. Per i motivi sopra esposti, vivamente di pubblicare la presente smentita al fine di fugare ogni dubbio sulla mia persona ingenerato con l’articolo pubblicato il 19 ottobre u.s. Con doveroso rispetto". Geom. Carlo Bolino


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