Progetto Tiroide ANT Onlus. Al Centro D'Abruzzo Visite Gratuite, ma Fate in Fretta!

05 Novembre 2016   15:54  

Torna il "Progetto Tiroide" dell'associazione ANT Onlus e quest'anno fa tappa Mercoledì 9 e Giovedì 10 novembre dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 presso il Centro d'Abruzzo Ipercoop di San Giovanni Teatino a Chieti.

Sono disponibili 60 posti (30 per giornata) per ecografie gratuite ad altrettante pazienti che si prenoteranno persso il Punto Salute (dal 2/11) all'interno dell'ipermercato Ipercoop del Centro Commerciale.

L'iniziativa nel centro è stata fortemente voluta dalla direttrice Claudia Campli.

Fate in fretta, però, perchè i posti vanno, solitamente, esauriti in pochissime ore!.

TUMORI DELLA TIROIDE

La tiroide è una ghiandola endocrina a forma di farfalla, posizionata nella regione anteriore del collo e costituita da due lobi, destro e sinistro, uniti da uno stretto ponte che prende il nome di istmo.

Ha una struttura follicolare e presenta due componenti endocrine che producono:

gli ormoni tiroidei (T3 e T4), immagazzinati nei follicoli
la calcitonina, prodotta dalla cellule C o parafollicolari
Gli ormoni tiroidei sono deputati alla regolazione di molte funzioni dell’organismo tra cui il metabolismo, la frequenza cardiaca e la temperatura corporea mentre la calcitonina regola il riassorbimento osseo.

La produzione di ormoni è regolata a sua volta dal rilascio di un altro ormone, il TSH (od ormone tireostimolante) prodotto dall’ipofisi, posta nel cervello. In caso di malattia, l’ormone è prodotto in eccesso (si parla di ipertiroidismo) o viceversa in quantità carente (ipotiroidismo).

Nel corso della vita la tiroide può andare incontro a processi patologici su base infiammatoria (tiroiditi), degenerativa (gozzo) e, anche se più raramente, neoplastica (tumori).

I tumori della tiroide si distinguono in :

-adenocarcinomi papilliferi (oltre il 75% dei casi)

-adenocarcinomi follicolari (circa il 15%)

-carcinomi midollari ( meno del 5% dei casi)

-carcinomi anaplastici (meno dell’1% dei carcinomi tiroidei)

L’incidenza del tumore della tiroide, attualmente stimata in Italia di circa 3600 casi/anno, è in fase di notevole crescita e questo fenomeno viene attribuito all’aumentato numero di diagnosi in fase iniziale che si ottiene con l’impiego dell’ecografia. Dall’altra parte, fortunatamente, la mortalità è molto bassa e tende a ridursi poiché oltre il 90% dei tumori tiroidei guarisce con i trattamenti messi in campo.

Le donne sono più colpite degli uomini nella proporzione di quattro a uno.

FATTORI DI RISCHIO:

il gozzo caratterizzato da numerosi noduli benigni della ghiandola dovuti a carenza di iodio, può in alcuni casi predisporre alla trasformazione maligna delle cellule
l’esposizione a radiazioni. Il tumore della tiroide è più comune in persone che sono state trattate, per altre forme tumorali, con radioterapia sul collo, oppure che sono state esposte a ricadute di materiale radioattivo (è successo dopo l’esplosione delle bombe atomiche nella Seconda Guerra Mondiale e dopo il disastro della centrale atomica di Chernobyl)
il carcinoma midollare della tiroide può essere associato ad una sindrome chiamata neoplasia endocrina multipla di tipo 2 (o MEN 2) che ha una base genetica, per cui chi ne è affetto può avere in famiglia altre persone malate di cancro della tiroide o delle ghiandole surrenali (feocromocitoma).
Per questo motivo i famigliari di questi persone sono invitati a sottoporsi a visite specialistiche e ad esami del sangue per escludere la presenza di questa malattia.

SEGNI e SINTOMI:

Nodulo: il sintomo più comune è la comparsa di un nodulo. Non tutti i noduli tiroidei però sono tumori, spesso sono il segno di processi infiammatori (tiroiditi) e degenerativi (gozzo).Si stima che meno del 5% dei noduli tiroidei nasconda effettivamente un tumore.

Il nodulo tiroideo, unico o multiplo, quando raggiunge un certo volume è apprezzabile all’esame obiettivo, ma spesso risulta non visibile, nè palpabile alla visita anche di un medico esperto.

DIAGNOSI PRECOCE:

Attraverso l’esame ecografico è possibile identificare e localizzare i noduli non palpabili. L’incidenza nella popolazione normale di noduli tiroidei clinicamente non apprezzabili, rilevabili con l’esame ecografico, è alta, variando nelle casistiche pubblicate dal 20% al 76%. Nella maggioranza dei casi i noduli non palpabili hanno caratteristiche ecografiche benigne, decorrono in modo asintomatico e richiedono solo il controllo nel tempo.

In altri casi le caratteristiche ecografiche consigliano l’approfondimento diagnostico con accertamenti che comprendono:

l’agoaspirazione per esame citologico
il dosaggio degli ormoni tiroidei
la scintigrafia tiroidea per la valutazione funzionale del nodulo e della tiroide.
Non raramente questi accertamenti, pur escludendo la presenza di tumori, evidenziano uno stato di riduzione o di eccesso della funzione della ghiandola tiroide che potrà essere ristabilita con una appropriata terapia medica.

Il PROGETTO TIROIDE ANT si pone come obiettivo quello di individuare i soggetti portatori di noduli, mediante l’esecuzione di indagine ecografica . La diagnosi precoce di nodulo tiroideo consentirà di intervenire, nel modo più adeguato e tempestivo possibile, con ulteriori indagini laboratoristiche, strumentali e bioptiche.

I controlli che sono offerti gratuitamente, su prenotazione, grazie ai fondi/risorse/donazioni che la Fondazione riesce a destinare a questo settore, si effettuano presso gli ambulatori:

dell’Istituto ANT a Bologna
delle delegazioni ANT di Brescia, Pesaro, Porto S Elpidio
del territorio, offerti gratuitamente ad ANT
degli Enti, Aziende, Associazioni che dedicano i controlli ai dipendenti, collaboratori, associati.


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