Project financing, D'Alfonso: "In Commissione Vigilanza ho evidenziati dati oggettivi del progetto

24 Maggio 2017   09:43  

Oggi in commissione vigilanza ho messo in evidenza i dati oggettivi. Primo: c’è una norma nazionale che consente il ricorso al project financing. Secondo: nel caso dell’ospedale di Chieti, ad aprile 2014 quando era Presidente Gianni Chiodi è stata depositata una proposta e noi abbiamo assunto sulle nostre forze amministrative l’onere dell’istruttoria, stabilendo di non fare una procedura formale ma di merito, che avrebbe sottoposto a test tutti i numeri facenti parte della proposta.

Il primo numero è il costo della cittadella sanitaria: i 251 milioni di euro della proposta verranno testati fin dove il valore di mercato ci consente. La seconda voce sottoposta a test è il costo dell’esercizio ospedaliero, attualmente pari a 51 milioni. Terzo, occorre testare anche il canone annuale di concessione che deve ridursi dagli 11 milioni l’anno contenuti nella proposta, così come deve ridursi il numero degli anni della convenzione: noi vogliamo che si rimpicciolisca dagli attuali 30 anni.

Da queste voci noi faremo un’attenta istruttoria finale e poi sottoporremo al vaglio del mercato il costo finale per l’ospedale di Chieti.

Respingo al mittente l’atteggiamento di demonizzazione verso il project financing che è tipico di alcune forze politiche. Io mi pongo laicamente: utilizzo fino in fondo gli strumenti che mi vengono offerti dal legislatore.

Una commissione mista Regione-Asl sarà chiamata ad integrare le attività già svolte ai fini della conclusione dell’iter procedimentale per l’eventuale dichiarazione di fattibilità della proposta di project-financing. La Commissione avrà, inoltre, il compito di procedere ad un minuzioso esame dei presupposti tecnici, finanziari e temporali che hanno determinato, in fase di proposta, la determinazione del canone di disponibilità richiesto, evidenziando le diverse alternative possibili per pervenire alla sua drastica riduzione, se non alla sua eliminazione.

Sull'opportunità dello strumento giuridico decide il Governo regionale. Sulla convenienza decide l'istruttoria tecnica. Sulla correttezza della procedura la magistratura. Sulle alternative abbiamo già deciso, anche nutrendoci dei punti vista dell’opposizione; entro il 30 giugno la procedura sarà completata.


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