"Prospettive Rosee", domani di scena le religiose e la città

29 Febbraio 2016   13:26  

Qual e' stato il contributo degli ordini religiosi femminili in citta'? Quali cambiamenti hanno impresso nel tessuto sociale aquilano, quali influenze hanno prodotto, in particolar modo sul modello dell'istruzione femminile? Sono queste alcune delle tematiche, al centro del quinto appuntamento di "Prospettive rosee", il progetto del Comune dell'Aquila sulle donne che hanno lasciato un segno in citta'.

Appuntamento che si terra' domani alle 17.30 al palazzetto dei Nobili dal titolo "Le religiose e la citta': una storia che continua". Il dibattito partira' da un excursus storico, sul ruolo che i monasteri femminili ricoprivano in citta' nel Cinquecento e nel Seicento e sulla relazione con la societa' e con le famiglie di provenienza.

Si approda poi all'Ottocento, per parlare dell'esempio di tre donne, Barbara Micarelli, Maria Nicola Santa De Santis e Maria Ferrari, che hanno dato allo sviluppo sociale dell'epoca un significativo contributo, che perdura ancora oggi attraverso l'opera delle rispettive figlie.

Un appuntamento inedito in cui si indaghera' anche sulla figura della donna negli apparati ecclesiastici e sul protagonismo che le donne hanno svolto in ambito religioso.

All'evento interverranno l'assessora alla Cultura Elisabetta Leone, la prof.ssa Silvia Mantini, docente associato di Storia Moderna all'Universita' dell'Aquila, la prof.ssa Carla Gonnelli vice presidente dell'Associazione laica "Con Barbara Micarelli braccia aperte al bene", la prof.ssa Mercedes Calvisi, referente per l'Istituto Missionarie Dottrina Cristiana e la dott.ssa Paola Poli, per l'Istituto Suore zelatrici Sacro Cuore di Gesu' "M. Ferrari".


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