Province: governo vara circolare, in Abruzzo salve L'Aquila e Chieti

Sono le uniche coi requisiti. Cancellate Teramo e Pescara

20 Luglio 2012   13:32  

Il Consiglio dei ministri, riunito stamattina a Palazzo Chigi, ha varato la circolare con i criteri per la riduzione delle Province. "In base ai criteri approvati - si legge in una nota - i nuovi enti dovranno avere almeno 350mila abitanti ed estendersi su una superficie territoriale non inferiore ai 2500 chilometri quadrati".

In Abruzzo, solo quella di Chieti risponde a tali requisiti, avendo una popolazione di 397.415 abitanti e una estensione di 2.588,35 km². La Provincia dell'Aquila, ben più estesa (2.588,35 km²), ha meno abitanti del necessario: 310.014. Ma è salva perchè capoluogo di Regione.

La soppressione, ha precisato il ministro Filippo Patroni Griffi, potrà portare il numero delle province a 40 e ridurre a 10 le città metropolitane.

Nei prossimi giorni il Governo trasmetterà la deliberazione al Consiglio delle autonomie locali (Cal), istituito in ogni Regione e composto dai rappresentanti degli enti territoriali. In mancanza, la deliberazione verrà trasmessa all'organo regionale di raccordo tra Regione ed enti locali. La proposta finale sarà trasmessa da Cal e Regioni interessate al governo, che provvederà all'effettiva riduzione delle Province promuovendo un nuovo atto legislativo che completerà la procedura.

Le nuove Province eserciteranno le competenze in materia ambientale, di trasporto e viabilità (le altre competenze finora esercitate vengono invece devolute ai Comuni, come stabilito dal decreto "Salva Italia"). La soppressione delle Province che corrispondono alle Città metropolitane - 10 in tutto, tra cui Roma, Milano, Napoli, Venezia e Firenze - avverrà contestualmente alla creazione di queste (entro il primo gennaio 2014).

PESCARA CAPOLUOGO: PERDITA PROVINCIA SCONFITTA POLITICA PESCARESE

"Il leader del movimento biancazzurro bacchetta la politica locale dalle pagine diFacebook e infiamma i cuori dei pescaresi" si legge in una nota del movimento Pescara capoluogo.

"La notizia che il governo ha dato il via libera alla soppressione delle province, tra cui Pescara, non è piaciuta affatto ai pescaresi. Da Twitter a Facebook è un tam-tam di scontenti e rabbia tra gli appartenenti al popolo biancazzurro".

"Evidentemente i politici che attualmente rappresentano Pescara, non hanno peso a livello nazionale - scrive proprio sulla pagina ufficiale del movimento Pescara Capoluogo d'Abruzzo Roberto Santuccione - e quello a cui stiamo assistendo, altro non è che la cartina tornasole rilevante la leggerezza con cui la classe dirigente attuale ha valutato il problema del capoluogo sin dall'inizio.

Quando le amministrazioni pubbliche locali riescono a far chiudere un fiume, cosa che neanche la natura è riuscita a fare nei secoli, significa che siamo 'al limite del guaio' e la perdita di un ente strategico è solo la punta dell'iceberg".



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