Punto nascita Atri, D'Ignazio, no a sua chiusura per buonsenso

18 Febbraio 2015   20:16  

 "Sono mesi che porto avanti una battaglia in difesa del punto nascita del San Liberatore di Atri, ribadendo come un sistema socio-sanitario che metta realmente il benessere del cittadino al centro non possa ignorare la voce delle mamme che in quel luogo hanno dato alla luce i propri figli e che sabato prossimo parteciperanno all'azione di protesta lanciata dal comitato 'Il San Liberatore non si tocca' proprio per difenderlo.

Quale migliore testimonianza dell'efficienza dei servizi erogati e di apprezzamento per la competenza e la professionalita' dell'equipe medico-infermieristica che vi opera?". Lo dichiara il consigliere segretario dell'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale dell'Abruzzo Giorgio D'Ignazio, capogruppo del Nuovo Centrodestra. 
"E' per questo motivo - prosegue il consigliere - che sollecito nuovamente una riflessione sulla sua paventata chiusura. E' una contraddizione in termini che sia proprio una regione che si professa all'avanguardia ed efficiente a privare i cittadini di un servizio che loro stessi hanno definito essenziale e che sotto il profilo parametrico ha superato la soglia dei cinquecento parti annui.

Auspico pertanto che il presidente D'Alfonso effettui ulteriori approfondimenti prima di assumere una decisione cosi' fortemente penalizzante per il territorio. Ribadisco, inoltre, che la difesa del punto nascita del nosocomio atriano non e' argomento di strumentalizzazione politica, bensi' una priorita' dettata dal semplice buonsenso e dal vincolo di responsabilita' che mi lega ai cittadini", conclude D'Ignazio.


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