L'anoressia è senza alcun dubbio una delle maggiori e più preoccupanti turbe che possano cogliere un adolescente, ma se addirittura a soffrire è una dodicenne la situazione è sicuramente ancor più allarmante.
Apparentemente assurdo che persino una ragazzina di 12 anni, in quegli che dovrebbero essere i suoi anni più spensierati, possa arrivare a soffire di un disturbo del genere, arrivando a rifiutare il cibo ed a pesare complessivamente non più di 26 chili.
La piccola è tuttora in cura presso il reparto di pediatria dell'ospedale di Atri, presso cui dal 1998 è attivo il centro di auxologia e della nutrizione pediatrica, divenuto nel 2008 "di riferimento regionale".
Insieme a lei, sono 140 i piccoli pazienti seguiti ed assisititi dall'equipe del centro. "La maggior parte dei disturbi anoressici inizia a manifestarsi, o almeno affonda le proprie radici in età infantile" - ha spiegato il direttore Mario Di Pietro - "ed accanto ai disturbi principali, anoressia e bulimia nervosa, si riconosce il distrurbo da alimentazione incontrollata. In età evolutiva sono invece prevalenti i cosiddetti disturbi atipici, non inquadrabili in alcun quadro tipico".
Decisamente choc il racconto della sua vicenda che la piccola ha trascritto sul proprio diario, arrivando a dire che "mentre il personale medico cercava di persuadermi sull'effetto benefico dei farmaci, io provavo un desiderio di morte ogni volta che il camice candido mi forzava a inghiottire".
Per la ragazzina ebbe dunque inizio "un percorso tortuoso e doloroso", giunto a conclusione quando "grazie all'affetto dei miei genitori e al sostegno di tutto il personale del reparto, ho avuto la forza di confessare gli stratagemmi adottati nel liberarmi del cibo".
Ha ritrovato la voglia di vivere e combattere, tornando a pesare 31 chili. "L'anoressia è un'infida amica che si insinua in te e ti trascina in un baratro" - ha scritto la piccola - "ma io ne uscirò, con perseveranza mi riprenderò la vita che mi spetta".