Ragazzine costrette a rapporti sessuali, patteggiano tre "clienti", a gennaio processo per gli altri

02 Ottobre 2013   10:59  

Inizierà a gennaio il processo per gli imputati che hanno deciso di non patteggiare la pena nel processo che li vede indagati persfruttamento della prostituzione minorile.

Tre, invece gli imputati che hanno deciso il patteggiamento e che, quindi, hanno ammesso la colpa.

Il 16 gennaio resteranno, quindi, 8 persone indagate, fra cui i genitori delle sorelline di 12 e 14 anni (all'epoca dei fatti nel 2011) costrette a prostituirsi.

Le indagini portate avanti dai Carabinieri hanno scoperto in un piccolo comune dell'aquilano questo "giro" di sesso a pagamento in cui le due piccole sorelline di origine romena erano costrette a subire violenze fisiche e psicologiche.

Dalle indagini risultarono coinvolte a vario titolo 17 persone tra aquilani e stranieri, per nove di loro un anno fa arrivò l'archiviazione.

I tre che hanno patteggiato sono un 43enne e un uomo di 60 anni e hanno patteggiato rispettivamente 12 e 16 mesi. La terza persona, un romeno di 21 anni, ha patteggiato 20 mesi.

Le due ragazzine erano vessate dal padre che le avrebbe malmenate ogni volta che rifiutavano un rapporto a pagamento, la più grande sarebbe arrivata anche a gesti di autolesionismo ferendosi con un coltello.

Oltre alle due minorenni ci sarebbe una terza vittima, una ragazzina che all'epoca dei fatti aveva da poco compiuto 18 anni e che era ospite dei genitori delle sorelline e che avrebbe ricevuto la stessa sorte delle due.

I difensori degli imputati sono gli avvocati Vincenzo De Nardis, Maurizio Cora, Vincenzo Ciucci, Roberto Madama, Annalisa Galeazzi, Francesco Valentini, Mauro Ceci e Giannicola Scarciolla. L'avvocato Luigi Ferretti assiste le tre ragazze.


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