Referendum, Mascia, prima chiarire aspetti propedeutici

22 Aprile 2014   09:48  

"Prima di dare la parola ai cittadini, sarebbe stato opportuno costituire un tavolo per tracciare l'eventuale percorso amministrativo-organizzativo da seguire e da sottoporre ai cittadini al momento di votare, i prossimo 25 maggio, a favore o contro la costituzione della Grande Pescara".

Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, che ha visitato il Comitato per il 'Si' alla Grande Pescara' aperto da Carlo Costantini in via Carducci, commentando la scelta del Referendum riguardante l'unificazione di Pescara, Montesilvano e Spoltore, in un'unica municipalita' di 192mila abitanti.

"Sicuramente dare la parola ai cittadini - ha proseguito Mascia - è sempre un momento di democrazia di estrema rilevanza, uno strumento di governo irrinunciabile al quale invito tutti i pescaresi a partecipare per consentire l'espressione di un voto realmente rappresentativo della volonta' popolare.

Tuttavia, prima di giungere al voto, andavano chiariti molti aspetti burocratico-pratico-amministrativi, aspetti con cui, una volta costituita la Grande Pescara, si troveranno a fare i conti in maniera diretta gli stessi sindaci, aspetti che solo chi ha fatto l'esperienza da sindaco può conoscere.

A un mese dal voto ancora non si sa come, una volta e se verrà costituita la Grande Pescara, si intendono organizzare i servizi primari garantiti dai tre Comuni e in questo caso da ridistribuire e decentrare, per garantire piena equita' di trattamento tra le territorialita' a quel punto unificate.

E non è ancora chiaro se poi, concretamente, tale iniziativa ci permetterà di entrare veramente nel novero delle Aree Metropolitane, o se sarà un ingresso puramente nominativo e identificativo che ci andremo ad auto-attribuire".

Secondo il sindaco di Pescara inoltre "va puntualizzato come ci si intende rapportare con la ridistribuzione di quelle risorse sempre più esigue che attendono ai nostri rispettivi bilanci".

"Non sono contrario all'idea di una Grande Area Metropolitana - ha concluso Mascia-, non sono contrario al progetto di uno sviluppo coordinato di territori tanto vicini e simili tra loro, ma ritengo che per alimentare tali progetti occorrano risorse, umane e finanziarie, e occorra un piano d'azione chiaro che va tracciato subito e non affidato al dopo-voto".


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