Regionali 2014, sarà D'Alfonso il candidato di centrosinistra

L'ex sindaco di Pescara stravince su Caramanico e Mascitelli

10 Marzo 2014   10:43  

Si sono concluse con l'esito probabilmente più atteso, per non dire scontato, le primarie di centrosinistra relative alla scelta del candidato di coalizione per le prossime elezioni regionali del 25 maggio.

Il vincitore, anzi il trionfatore della tornata è infatti stato l'ex sindaco di Pescara Luciano D'Alfonso, che ha beneficiato di un autentico plebisicito popolare, collezionando ben 31.460 preferenze sui 40.293 votanti registrati, il 76,2% del totale. Nettamente distaccati gli altri due sfidanti, il consigliere regionale Sel Franco Caramanico, che ha avuto 5.515 preferenze (il 13,6%), e l'ex parlamentare Idv Alfonso Mascitelli, che ne ha raccolte 4.211 (il 10,2%).

"Ha vinto la volontà degli abruzzesi di tornare a decidere sul proprio futuro" - ha dichiarato raggiante, a margine dell'ufficializzazione del risultato, D'Alfonso - "e queste primarie sono state la dimostrazione della bontà della scelta del segretario Paolucci, che ha voluto dare signoria alla scelta dei cittadini. Un'investitura del genere, voluta da così tante persone, ci dà la spinta per inaugurare in Abruzzo una grande stagione all'insegna del regionalismo".

Soddisfazione per la grande partecipazione alle primarie è stata espressa anche dal segretario regionale PD Silvio Paolucci, secondo cui si è dimostrata "la grande voglia di cambiamento da parte degli abruzzesi ed il radicamento delle primarie nel nostro elettorato".

Felicitazioni per la vittoria di D'Alfonso sono giunti anche da vari esponenti PD regionali e non, tra cui il consigliere Camillo D'Alessandro ed il sindaco di Bari Michele Emiliano. Anche lo stesso Mascitelli, dettosi soddisfatto per la percentuale di doppia cifra comunque raggiunta, ha augurato al vincitore un buon lavoro.

Ben differente, invece, il tono del parere espresso dal parlamentare M5S Gianluca Vacca, secondo cui "il PD ha venduto l'anima al diavolo per provare l'ennesimo disperato tentativo di non perdere le elezioni, pur sapendo di correre il rischio di tornare alle urne tra un anno circa a causa delle vicende giudiziarie di D'Alfonso. Ora la credibilità di questo ex partito, ora comitato d'affari, è in qualsiasi caso nulla".


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