Regione, il consiglio vota anticipo Tfr. Ma D'Alfonso non intende promulgare la legge

24 Novembre 2014   12:08  

Ha suscitato non poche polemiche la decisione assunta da larga parte del consiglio regionale in merito al Trattamento di fine rapporto loro destinato, ancor di più in considerazione delle difficoltà dell'ente per salvaguardare gli stipendi dei dipendenti, che per il momento risultano comunque al sicuro.

Il consiglio ha infatti in larga maggioranza votato "fuori sacco", ossia senza alcuna discussione in commissione, una norma che permetterebbe ai consiglieri di farsi anticipare il Tfr maturato. I soli ad opporsi nel corso dell'assemblea risultano essere stati l'assessore Donato Di Matteo ed i consiglieri M5S.

La norma ha inoltre incontrato la netta disapprovazione di D'Alfonso, che ha già garantito di non intendere promulgarla, e dunque di voler mantenere il Tfr nelle casse dell'ente.

Nel bilancio di previsione 2014 del consiglio regionale alla voce Trattamento di fine rapporto sono segnati 1.550.000 euro su un bilancio complessivo di 29 milioni. Il Tfr calcolato per ciascun consigliere è pari a un mese di indennità per ogni anno di mandato.

Per i cinque anni di mandato gli ex consiglieri Nicoletta Verì, Emiliano Di Matteo, Walter Di Bastiano, Nicola Argirò, Giuseppe Di Luca, Carlo Costantini, Gino Milano, Maurizio Acerbo, Lanfranco Venturoni, Alessandra Petri, Riccardo Chiavaroli, Antonio Menna, Luciano Terra, Claudio Ruffini, Luca Ricciuti, Berardo Rabbuffo, Carlo Masci, Camillo Sulpizio, Antonio Saia, Emilio Nasuti, Giandonato Morra, Gianfranco Giulia e l'ex assessore Luigi De Fanis hanno incassato 30.835 euro netti di Tfr.

Cifra più consistente, invece per i consiglieri che hanno completato la seconda legislatura o parte della seconda legislatura: Daniela Stati 52.183 euro netti, Paolo Palomba 34.156 euro, Angelo Di Paolo 52.183 euro, Giovanni D’Amico 56.452, Franco Caramanico 55.504, Walter Caporale 52.183, la sola eccezione è Nicola Mincone, consigliere per pochi mesi, con 4.901 euro.

Infine, i nuovi pensionati e i loro cedolini mensili lordi sono: Angelo Di Paolo (3.300 euro), Claudio Ruffini (1.911 euro), Cesare D'Alessandro (2.720 euro), Antonio Prospero (3.577 euro), Lanfranco Venturoni (1.813 euro), Alessandra Petri (1.813 euro), Gino Milano (2.017 euro), Walter Di Bastiano (1.911 euro), Camillo Sulpizio (2.385 euro), Gianfranco Giuliante (1.911 euro), e il più pagato di tutti, Giuseppe Tagliente, con 5.008 euro al mese grazie ai 29 anni d'aula.


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