Renzi Spinge sulla Risoluzione per le Pensioni. Limite Contante a 3mila Euro

14 Ottobre 2015   07:40  

Tempi certi e dialogo sulle pensioni. Li garantisce il premier Matteo Renzi dopo la notizia di ieri dello slittamento al 2016 della flessibilità dell'uscita dal lavoro che ha fatto infuriare i sindacati. Il premier, inoltre, in un intervento a trecentosessanta gradi sui temi dell'agenda economica del governo definisce "tecnicamente straordinaria" la Finanziaria che sarà varata giovedì. "Gli 80 euro - assicura il premier parlandone e citando il bonus per i dipendenti - rimangono anche l'anno prossimo, rimangono per sempre. Sono una misura acquisita".

L'intervento sulla flessibilità delle pensioni - fa sapere - "sono pronto a chiuderlo nel giro di pochi mesi ma non in modo raffazzonato". "Sono molto preoccupato di non fare pasticci come in passato: faremo partire con l'Inps un grande lavoro di coinvolgimento degli interessati".

Limite contante sale a 3mila euro - "Una delle cose che proporremo al Parlamento con la legge di stabilità è riportare i livelli del contante alla media europea, al livello francese, portandolo da 1000 a 3000 euro". "E' un modo per aiutare i consumi" e dire "basta al terrore", sapendo che quei soldi "sono comunque tracciati". "In passato con il governo Monti si è fatta una grande battaglia contro l'evasione e sono assolutamente d'accordo. Ma non sono d'accordo sul metodo, non si fa mettendo fuori dai grandi negozi le gazzelle della finanza. Attraverso gli strumenti informatici recuperi molta più evasione di quanta ne recuperi giocando a cane e gatto sulle strade", afferma il premier Matteo Renzi. "Portare il limite del contante è un piccolo gesto per incentivare i consumi", sottolinea Renzi. "L'evasione la stiamo combattendo sul serio ed è uno dei motivi per cui in legge di stabilità abbiamo soldi per abbassare le tasse. Ma non attuiamo la politica del terrore: se si ha la possibilità di spendere fino a 3000 euro in contanti, lo si faccia, naturalmente è tutto tracciato. Chi fa il furbo lo stronco per bene ma i cittadini per bene non devono essere assediati da un esercito...".

Su contratti senza accordo interveniamo - "O interverranno sindacati e Confindustria o intervengono Parlamento e governo". "Se loro non si mettono d'accordo interveniamo noi. Ma spero che si mettano d'accordo", aggiunge.

Pagamenti p.a. - I pagamenti della P.a. alle imprese per il passato "non stanno andando bene e questa è una cosa che 'me rode' in un modo pazzesco". "Per il futuro va alla grande, perché c'è la fatturazione elettronica. Invece, andare a risalire chi hanno pagato le regioni, come e quando, è un meccanismo complicatissimo dal punto di vista procedurale. Stiamo studiando dei meccanismi per semplificare", aggiunge.

Pronto a intervenire su legge su rappresentanza sindacale - "Se non c'è accordo tra sindacati e imprese, siamo pronti a intervenire sulla legge della rappresentanza: è sacrosanto il diritto di sciopero ma non può essere che ogni venerdì si alza una sigla e dice 'blocco la città'. Se non c&rsquoè una percentuale minima il trasporto pubblico non me lo blocchi".

Spero 2016 anno svolta - "La mia speranza è che il 2016 sia l'anno della ripresa e della svolta". Il premier ribadisce il rispetto dei parametri europei e l'intento di abbassare il debito: "Noi stiamo facendo la spending review - sottolinea - ma la Spagna e altri Paesi europei che ci chiedono di farla, non stanno rispettando le regole europee, al contrario di noi. La Spagna sul deficit ad esempio è oltre il 4%".


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