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Restituzione tasse, Apindustria: "Non ci fidiamo più dell'intermediazione del Governo"
"A Bruxelles vogliamo andare noi a spiegare la situazione"
"Le Ali spezzate" si chiama così il dcumento che Massimilaino MariFiamma, segretario di Apinindustria ha consegnato nelle mani del Sottosegretario Giovanni Legnini, per spiegare quale sia la situazione aquilana.
Stamane l'incontro a L'Aquila con il sottosegretario che interloquisce con il Governo a fronte di una richiesta proeccupante dell'Unione Europea.
"L'unione Europea sta richiedendo al Governo come si sia mosso in caso di calamità naturali dal 2002 ad oggi, anche in virtù del fatto che il Governo non ha mai comunicato le scelte. L'errore di fondo è degli appartenenti al Governo ma ricadrebbe su di noi".
Ciò che viene richiesto è drammatico: "Le conseguenze sono l'annulammento dell'abbattimento alk 40% della resituzione delle tasse, quindi dovremo ripagarle al 100%. Non è certe se verrà mantenuta la rateizzazione al in 120 rati".
Di fatto di recente sembrava si fosse superato anche l'ostacolo Inail e Inps che avevano richiesto alle imprese, di ripagare il 100% delle tasse non pagate dopo il sisma, e farlo in tempi rapidi e da subito. Nonostante il Tar oggi l'Europa torna a chidere che si faccia chiarezza.
Il Governo quindi in sede di legge di stabilità vorrebbe inserire un emendamento che sia "norma preventiva" per tamponare la situazione.
"Per noi la norma preventiva è inaccettabile, sappiamo che non c'è stato nulla che abbia violato la concorrenza - perché questo è il problema che interessa la L'Europa- anzi semmai noi abbiamo subito la concorrenza di chi veniva da fuori".
Apindustria si è fatto portavoce di una scleta presentata a Legnini: "Il Governo dovrebbe difenderci a spada tratta, non ci fidiamo più dell'intermediazione del Governo. Vogliamo andare noi a Bruxelles a spigare noi come stanno le cose".
Il sottosegretario Legnini ha ascoltato spiegando che l'inserimento dell'emendamento protrbbe essere una soluzione che risolve almeno in parte il problema mentre decidere di non isnerirlo può diventare un boomerang che colpirebbe senza scampo tutti.
