Riapre alla città il Palazzetto dei Nobili, com'era e dov'era è possibile

07 Dicembre 2012   13:28  

Nel nostro servizio tg le immagini e le interviste dell'inaugurazione del Palazzetto dei Nobili, il primo  edificio storico e monumentale a riaprire le sue porte alla città, nel centro storico dell'Aquila, per il resto quasi tutto deserto e distrutto.

L'intervento di recupero è costato un milione di euro donati dalla Camera dei Deputati, ovvero dai parlamentari e dai dipendenti, è durato un anno e ha riguardato sia la struttura architettonica che le decorazioni tardo barocche.

Particolarmente delicata è stata la ricostruzione della volta crollata nella zona del loggiato del salone seicentesco, detto anche oratorio, e il rifacimento del tetto ceduto in più punti a causa dell'aggiunta di pesanti cordoli di cemento in una discutibile opera di consolidamento degli anni novanta.

La facciata laterale presentava profonde crepe, che sono state risanate con il metodo del cuci e scuci, sono stati sostituiti architravi marci e fatiscenti, sono stati inseriti tiranti interni, sono stati effettuati collegamenti tra le parte e le volte effettuate siringature di miscele a base di calce nelle pareti in antica muratura.

Sono stati messi in sicurezza le decorazioni con microperni in acciaio, sono state scrostate e rifatti i buona parte degli intonaci lesionati e sono stati ritinteggiati con le cromie originali storiche. E stato infine restaurato tutto il ricco apparato decorativo barocco, dagli stucchi ai dipinti, fino al bellissimo portale di ingresso. Restaurata anche la statua di Carlo II.

Un esempio spiega al nostro Fabrizio Magani, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo, di come è possibile ricostruire com'era e dov'era.

Per riportare all'antico splendore e alla piena fruibilità i 500 monumenti danneggiati dal sisma serviranno 525 milioni di euro. Cadenzati in nove anni, ha spiegato il ministro Barca qualche mese fa, con un crono-programma certo.

I 206 milioni per il triennio 2013-2015 ci sono, ha assicurato, e saranno utilizzati prioritariamente per il forte spagnolo, la cattedrale di San Massimo, le chiese di santa Maria Paganica, san Pietro, san Silvestro, e sant'Agostino.

Prossimo edificio storico ricostruito e restituito alla città, ha  annunciato Magani, sarà Palazzo Ardinghelli. Procedono speditamente i lavori all'ex-mattatoio, che ospiterà  provvisoriamete i tesori sfollati dal Museo nazionale d'Abruzzo

 

 


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