Ricostruzione, 555 milioni del Cipe arrivati a L'Aquila. Cialente: "Partiremo con l'asse centrale"

22 Maggio 2013   13:30  

Un piccolo grande passo che fa tirare un sospiro di sollievo, ma certo non risolve tutti i problemi. Le richieste del sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, presentate prima a Catricalà a Roma poi in audizione al Senato, hanno sortito un primo effetto.

“Sono pervenuti al Comune dell'Aquila, 300 milioni di euro e ai comuni del Cratere 200 milioni della seconda tranche della di libera CIPE 135 del dicembre 2012". Lo ha dichiarato ieri il sindaco Massimo Cialente.

E' un primo passo, lo sblocco dei fondi Cipe, che consentirà un'accelerata importantissima dei lavori. Sarà il vero banco di prova per l'amministrazione e gli uffici della ricostruzione che dovranno mostrare efficienza che consenta di essere portata come carta da giocare sul tavolo del Governo che dovrà prima o poi decidere il da farsi sulla richiesta della città di rifinanziare la cassa depositi e prestiti.

Devono infatti ancora arrivare per quest'anno altri 800 milioni di cassa.

“Questo per ora è un risultato importantissimo, anticipato di oltre sei mesi, -ha spiegato Cialente- queste somme si aggiungono ai 255 milioni arrivati nei giorni scorso”.

Secondo le prime stime di Cialente ora potranno essere smaltite buona parte delle pratiche dei 2700 progetti della periferia e quelli del centro storico, in particolare dell'asse centrale del centro storico.

Cialente sottolinea l'importanza che ha rivestito l'incontro con Catricalà, cui erano presenti anche esponenti dell'opposizione in Comune Guido Quintino Liris e Pierluigi Properzi.

Quella manifestazione con carriole fu definita dal vice presidente del Consiglio Regionale Giorgio De Matteis come "l'ennesima pagliacciata  -commenta Cialente - e fu fortemente contestata dai consiglieri Ferella e Di Cesare. Costoro - ha concluso Cialente- hanno ancora una volta perso l'occasione per stare dalla parte degli aquilani".


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