Ricostruzione Abruzzo in Parlamento: Chiavaroli loda Silvio e attacca Cialente

24 Aprile 2013   15:11  

"L'Aquila ha fatto fronte in questi anni con forza e dignita' a un momento drammatico della propria storia. Prima nella gestione dell'emergenza da parte del governo Berlusconi, poi nella fase commissariale affidata al presidente Gianni Chiodi oggetto di attacchi ingenerosi e ingiustificati e, adesso, quando i riflettori si sono spenti ma ancora sono tanti i sacrifici e gli sforzi da compiere. Molto e' stato fatto, scongiurando cosi' il rischio terribile di una diaspora e di un declino senza speranza".

Lo ha detto la senatrice del PdL, Federica Chiavaroli, intervenendo in Aula sull'informativa del governo sulla ricostruzione post-sisma in Abruzzo e in Emilia. "Gli amministratori locali invece, in particolare il sindaco dell'Aquila e la sua giunta - ha proseguito - piuttosto che avviare per tempo la predisposizione dei necessari strumenti di pianificazione, hanno cavalcato una forma di protesta sterile e dannosa.

Terminata la fase commissariale, la ricostruzione ha subito un rallentamento. E, soprattutto, e' mancata la previsione di nuove risorse oltre a quelle stanziate dal governo Berlusconi.

Dov'e' finito - si e' chiesta la senatrice Chiavaroli - il ritorno alla ordinarieta' che decretava la Legge Barca? L'Aquila ha bisogno di nuove risorse per continuare nella sua ricostruzione, da impegni per il lavoro, da certezze sulle restituzioni delle tasse, sull'entita' delle risorse finanziarie, sui pagamenti. Solo una leale e totale collaborazione tra le istituzioni locali e nazionali, ripulita da strumentalizzazioni e partigianerie - ha concluso - puo' consentire a L'Aquila di portare a termine la ricostruzione".

 


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