Ricostruzione, Cialente presenta il cronoprogramma: "Entro il 2018 L'Aquila rinascerà"

Appello al Governo: "Chiediamo 1 miliardo l'anno per 5 anni"

13 Marzo 2013   12:31  

L'Aquila dovrà essere ricostruita entro il 2018, lo definisce, attraverso un dettagliato cronoprogramma l'amministrazione del sindaco Cialente. Tempi definiti sulla base di risorse certe per il documento che contiene la tabella di marcia della ricostruzione che la giunta comunale ha approvato ieri sera e ora dovrà passare al vaglio del Consiglio comunale.

Si parte dall'asse centrale e da segmenti della città storica (le cosiddette aree a breve) ed entro 30 mesi il centro dovrà tornare a vivere. E così sarà per le frazioni. L'ultima delibera Cipe assegna 985 milioni per la ricostruzione dell'Aquila e le frazioni, ripartiti in tre anni. Risorse non sufficienti per programmare senza incidenti di percorso la ricostruzione. Servono nuovi finanziamenti, e l'appello non può che essere al nuovo governo, quale che sia

Perché la ricostruzione sia davvero possibile però l'appello è anche ai cittadini, ai progettisti e alle imprese, che con l'approvazione del cronoprogramma hanno tutti gli elementi per presentare i progetti.

Per la ricostruzione di L'Aquila e del cratere, ha stimato l'amministrazione, c'è necessità di 8 miliardi di euro in totale (5 per L'Aquila e 3 per il cratere), unica possibilità per averli, spiega Cialente, è il rifinanziamento della Cassa Depositi e Prestiti il cui plafond è a zero dall'ottobre scorso

Il dettaglio dei costi e delle azioni programamtiche:

Nel 2013 partiranno saranno i lavori nell’asse centrale Villa comunale-Fontana luminosa (412 milioni) e nelle sei aree a breve (200 milioni) aree non particolarmente danneggiate.

Nel 2014, invece, oltre ad altri 550 milioni per l’asse centrale, il piano prevede l’avvio dei lavori su via Garibaldi, Santa Giusta, via XX Settembre, Villa Gioia, Borgo Rivera, San Pietro, San Marciano, Sant’Andrea.

In questa stessa annualità sono previsti anche circa 49 milioni di euro per le aree C, in particolare Valle Pretara.

L’importo dei lavori previsti nel 2014 è di 1 miliardo e 28 milioni circa.

Nel 2015 sono interventi per 706 milioni.

Dal 2016 al 2018  le zone San Pietro-San Marciano potranno contare su 570 milioni di euro.

La stima per la ricostruzione dell’asse centrale è di 1 miliardo e 313 milioni.

Per quel che riguarda le frazioni, le priorità riguardano Onna, Roio Poggio, San Gregorio, Santa Rufina, Tempera. A seguire: Arischia, Bagno Grande, Bazzano, Camarda, Paganica. 

Ma le risorse vanno ancora trovate, con il nuovo Governo.

di Barbara Bologna

 


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