Ricostruzione, Imprudente: "Assistiamo al totale fallimento della Legge Barca"

24 Aprile 2013   12:29  

"Le affermazioni dell’assessore Pietro Di Stefano, in merito alla necessità di assumere super consulenti per la ricostruzione, sono la prova tangibile del fallimento, nei fatti, della cosiddetta Legge Barca che, peraltro, poco o nulla ha portato in termini di risultati. Tanto è vero che l’unico che avrebbe dovuto produrre, vale a dire una nuova governance e assunzioni di personale, a quanto pare non è sufficiente ad affrontare in maniera adeguata e rapida la ricostruzione della città dell’Aquila e dei centri del territorio colpiti dal sisma".

Lo dichiara il capogruppo di L’Aquila Città Aperta, Emanuele Imprudente

"Il ministro Barca, insomma, che doveva essere “l’inviato speciale del Governo all’Aquila”, e per questo è stato accolto accolto come salvatore della Patria dai vertici locali del Pd, alla fine dei conti ha usato questo ruolo soltanto per costruirsi una carriera e per avere la visibilità funzionale alle sue ambizioni. Il tutto con buona pace del Pd, a cominciare dalla senatrice Stefania Pezzopane, che si sbracciava ogni volta per accoglierlo e che poi ha dimostrato, nei fatti, quale sia il suo attaccamento al territorio nella votazione del Presidente della Repubblica, quando ha impallinato Franco Marini che avrebbe potuto e dovuto essere, lui sì, un referente serio e credibile. Le logiche personali e le strategie politiche hanno avuto la meglio sul bene comune e contraddetto clamorosamente tutti i buoni propositi e le tante chiacchiere fatte negli anni dalla senatrice, assessora, consigliera e chi più ne ha più ne metta. L’unica cosa che ha fatto Stefania Pezzopane, in questa delicatissima fase, è stato polemizzare con Giorgio De Matteis, leader dell’Aquila Città Aperta e punto di riferimento per noi e per l’intero territorio.

È singolare, infine, che il Consiglio comunale straordinario per discutere sui finanziamenti per la ricostruzione da noi richiesto sia stato ridotto dal presidente Benedetti a mero ordne del giorno, inserito peraltro nella seduta di martedì 30, quando si discuterà del Rendiconto del Bilancio e di molte altre importanti questioni, cosicché è facile prevedere che non vi sarà il tempo necessario ad affrontare adeguatamente la discussione su un argomento così importante, posto che ci si arrivi. Ci saremmo aspettati una maggiore serietà e responsabilità e questa mancanza aggiunge amarezza e sfiducia rispetto a quanto l’amministrazione abbia a cuore queste problematiche".

 

 

 


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