Ricostruzione, Walter Salvatore: "Nei paesi del cratere si paga l'inettitudine dei Sindaci"

19 Agosto 2013   16:46  

"L'inettitudine dei Sindaci del Cratere ha un costo ed a subirlo è naturalmente il cittadino. Non è la prima volta che sosteniamo, con dati inconfutabili alla mano, che i Sindaci del cratere sono per lo più inadatti a gestire e governare la straordinaria amministrazione venutasi a creare con il Sisma del 2009".

Lo scrive in una nota Walter Salvatore ex consigliere comunale di Barisciano.

"Oggi - scrive Salvatore- dobbiamo registrare l'ennesima beffa ai danni dei terremotati dato che l'incapacità dei Sindaci nel decidere se adottare o meno la scheda parametrica, come già fatto da tempo dal Comune dell'Aquila, o un suo surrogato, al terremotato che deve aprire il Conto Corrente Vincolato obbligatorio su cui far transitare il contributo concessogli tocca pagare i normali balzelli di Stato (circa 80,00 euro di bolli l'anno). Un balzello che i terremotati dell'Aquila sono invece esentati dal pagare in virtù dell'accordo siglato il 18 marzo scorso tra l'ABI ed il Comune dell'Aquila dove, all'articolo 1, si specifica in modo chiaro che tali conti correnti sono esenti da ogni spesa ed onere, compresa l'imposta di bollo. Un accordo, quello del Comune di L'Aquila, che declina in modo puntuale anche le poche fasi che caratterizzano la procedura di concessione e gestione del contributo".

"I Terremotati del cratere sono invece costretti a pendere dalle labbra dei Sindaci, del portavoce dei Sindaci, del capo dell'Ufficio Speciale per la Ricostruzione e dell'esercito di assunti dal concorsone che fino ad oggi sono stati incapaci di autodeterminarsi e di declinare una qualsiasi banale procedura utile a guidare in modo chiaro ed uniforme le fasi della ricostruzione. Una indeterminatezza che paralizza e confonde il cittadino e gli addetti alla ricostruzione e che lascia ad ogni comune (Sindaco) la facoltà di cantarsela e suonarsela a proprio piacere emanando note stonate e concretizzando di fatto le condizioni per una ricostruzione iniqua e partigiana tutt'altro che scevra da clientele ed interessi personali nonché da demenzialità procedurali. Un'inettitudine vendutaci ad alto costo, sia sociale che economico, ed il balzello del Conto Corrente è solo una infinitesima parte del conto che il cittadino deve e dovrà pagare".

Walter Salvatore Ex consigliere epurato dal "compagno" Barca


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