Ricostruzione, anche da inquilini abruzzesi digiuno a rotazione

29 Novembre 2013   15:33  

 Gli inquilini e gli assegnatari abruzzesi scendono in campo a fianco delle famiglie aquilane ancora sfollate e, all'interno del mese di solidarieta' e di lotta per il diritto alla Casa proclamato dal Mia Casa d'Abruzzo il 16 novembre scorso, hanno iniziato anch'essi, ciascuno nella propria abitazione, insieme alla famiglia e tenendo conto delle rispettive disponibilita' materiali, delle condizioni di salute e della eta', un impegnativo "digiuno a rotazione", di sensibilizzazione e pressione civile nei confronti del Consiglio Regionale e delle massime Istituzioni rappresentative della Regione Abruzzo.

Lo rende noto l'ex parlamentare Pio Rapagna', coordinatore del Mia Casa. "E' stato reso noto in questi giorni - dice Rapagna' - che il Consiglio regionale ha tempo fino al 15 dicembre prossimo per approvare, avendone la volonta' politica, tra gli altri, anche quei provvedimenti di legge ed atti di indirizzo necessari per assicurare agli inquilini e assegnatari della Regione Abruzzo il diritto alla Casa e un canone di affitto veramente equo e giusto per tutti, cosi' come 'auspicato' dalla Costituzione italiana e dalle direttive della Comunita' europea.

Per ottenere questo risultato, che e' atteso da tanti anni da migliaia di inquilini e assegnatari della Regione Abruzzo pubblici e privati, il Mia Casa, nel corso della attuale legislatura, ha presentato al Consiglio regionale due 'Proposte di Legge', le quali affrontano problematiche specifiche e chiare relative al diritto alla Casa, che in tale circostanza storica e' inserito in un contesto 'drammatico' quale e' quello determinato dagli effetti del post terremoto e delle grandi difficolta' che si sono manifestate per l'avvio della ricostruzione e messa in sicurezza antisismica della Edilizia Residenziale Pubblica nel corso dei 4 anni e 7 mesi trascorsi dal 6 aprile 2009".

"La prima Proposta di Legge attiene, pertanto - spiega Rapagna' - alla necessita' e somma urgenza di provvedere, attraverso i competenti soggetti attuatori pubblici e privati, alla riparazione e ricostruzione, con consolidamento sismico, al recupero e riqualificazione ambientale, del patrimonio abitativo reso inagibile e inabitabile dal terremoto. La seconda Proposta di Legge - aggiunge - e' stata eleborata dopo tanti anni di lotte e sacrifici, da parte delle famiglie che, in questi anni di crisi e difficolta', non hanno potuto realizzare, come tante altre piu' fortunate, il sogno di una casa di proprieta'.

Essa, se approvata, permettera' l'accesso 'effettivo' al diritto alla casa, e cio' attraverso l'uso del risparmio popolare stabilito dalla Costituzione ed il recupero dei fondi ex-GESCAL non utilizzati a tale scopo, permettendo l'acquisizione in proprieta' della prima casa e il ripristino del 'riscatto graduale e sociale' degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica realizzati, attraverso un 'patto' tra Stato e Cittadini, con il contributo determinante dei lavoratori dipendenti e con i canoni di affitto versati in tanti anni dagli inquilini e dagli assegnatari abruzzesi.

Con il digiuno - spiega infine Rapagna' - le famiglie interessate chiedono al presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano e alla Conferenza dei Capigruppo una convocazione 'specifica', entro il 15 dicembre prossimo, delle Commissioni competenti e del Consiglio regionale, per la discussione e approvazione delle due Proposte di Legge che il Mia Casa d'Abruzzo ha consegnato per tempo 'nelle loro mani e presso gli uffici competenti', con le modalita' e nelle forme istituzionali e della partecipazione popolare previste dallo Statuto".


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