Ricostruzione edilizia pubblica, Rapagnà presenta proposta di legge alla regione

28 Agosto 2012   12:07  

"A 41 mesi dal terremoto, nonostante la buona volontà dell'ATER dell'Aquila, i lavori per la riparazione, ricostruzione “pesante” con consolidamento antisismico, degli alloggi classificati E non sono ancora stati avviati in nessuno degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica della Regione e del Comune."

A dichiararlo è l'ex Parlamentare Pio Rapagnà, in nome del movimento Mia Casa

"Perfino il Comune dell'Aquila, - spiega Rapagnà - al quale sono stati assegnati 43 milioni di euro per le cosiddette “Case Parcheggio”, pure affidatosi al Provveditorato alle Opere Pubbliche, non è stato sino ad ora capace di dare alcun “segnale” di avvio dei lavori.

I tempi stanno fortemente slittando in avanti e c'è il fondato rischio che i “soggetti attuatori” e le imprese future assegnatarie dei lavori non saranno in grado di rispettare nemmeno lontanamente i termini di riconsegna degli alloggi.

Purtroppo e “inspiegabilmente” il Consiglio regionale, in presenza di una gravissima emergenza abitativa post-terremoto, che si è estesa anche ad altre zone del territorio abruzzese, sta assistendo “immobile e muto” al probabile precipitare della situazione, con centinaia di famiglie assegnatarie che avrebbero già da mesi potuto e dovuto ritornare nelle loro abitazioni, senza rischi e pericolo per le persone e per le cose."

Il Mia Casa d'Abruzzo, per questo, ha presentato al Consiglio regionale una “Proposta di Legge” che regolamenta ed indirizza la “riparazione, ricostruzione e messa in sicurezza antisismica” delle abitazioni e degli edifici residenziali pubblici, dentro e fuori il “cratere”.

Di fronte all'emergenza in atto, e nella contestualità delle celebrazioni della “Perdonanza Celestiniana”, il Mia Casa non intende “girare la testa dall'altra parte” e si rivolge con fiducia, per la seconda volta dal 6 aprile 2009, al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano perché intervenga di nuovo e al più presto sulle più alte e rappresentative istituzioni legislative e di governo della Regione Abruzzo affinché esercitino le competenze ad esse trasferite dal Titolo V della Costituzione e,in piena unità di intenti e munite di tutta la forza e il coraggio necessari, partecipino concretamente e direttamente a lenire le attuali sofferenze e a riparare i terribili effetti materiali ed esistenziali provocati dal terremoto del 6 aprile, in modo che l'indolenza e l'inerzia degli uomini e delle Istituzioni preposte mai più siano causa di altre vittime e altro dolore..

Gli impegni ed i doveri assunti siano rispettati e attuati da tutti, a cominciare da chi deve dare l'esempio, perché più passa il tempo e più deboli e fragili diventano le speranze rispetto al futuro ed alla possibilità di “ritrovare le proprie radici” e di ritornare a Casa.

 

 


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