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Il 2013 è l'anno dell'accelerazione, per la ricostruzione del centro storico, e non solo. Cinquanta cantieri per il restauro di beni artistici e culturali del cratere sismico apriranno nel corso di quest'anno, secondo un programma dettagliato e molto serrato.
Lo ha presentato il direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici Fabrizio Magani, che ha annunciato la partecipazione dell’Abruzzo al Salone del restauro di Ferrara (20-23 marzo) dove la regione si confronterà con altre due terre colpite dal terremoto: l'Emilia e la Lombardia. Per l’apertura dei 50 cantieri la delibera Cipe dello scorso dicembre ha sbloccato 500 milioni di euro, spalmati nel periodo 2013-2021. Sono 485 le opere sulle quali è previsto il restauro, ma dei 50 cantieri che partiranno quest’anno, circa la metà riguarda lavori avviati o in avvio. Altri 27, invece, sono in fase di progettazione. Al salone di Ferrara si rifletterà su come gestire il problema del patrimonio artistico danneggiato. «La direzione regionale dei beni culturali – ha spiegato Magani- ha varato un programma di recupero dei monumenti distribuito su 9 anni.
Per il primo anno il Cipe prevede un investimento da 125 milioni.
Sono stati stanziati anche 70 milioni per un ulteriore intervento sul Forte Spagnolo e su altri monumenti, come le chiese di San Pietro a Coppito, Santa Maria Paganica, San Silvestro, Santa Margherita e altri 21 monumenti. Ci sono poi una ventina di monumenti ancora di cui sono state già avviate le procedure.
Entro la metà dell’anno secondo Magani si potrebbe partire con i cantieri. I primi saranno quelli interessati dalle donazioni: ad esempio San Pietro Apostolo a Onna, la chiesa delle Anime Sante, Palazzo Ardinghelli, San Filippo e le mura urbiche.