Ricostruzione, i giovani aquilani si uniscono "Ora è il tempo delle risorse per salvare L'Aquila"

24 Maggio 2013   16:02  

Non restare a guardare ma prendersi la responsabilità del futuro dell'Aquila, una città la cui ricostruzione richiede anni, durante i quali i più giovani diventeranno gli adulti della città, e allora è ora che si deve partire per essere protagonisti del futuro. I giovani dell'Aquila hanno deciso di unirsi, per non fare come l'attuale classe dirigente, “Non è più il tempo di fare polemica come i teatrini sulla recente vicenda delle bandiere” spiegano i giovani “avremo tempo di discutere e dividerci su come spendere le risorse per la ricostruzione, ma adesso è il momento dell'unità per ottenerle.

Da destra a sinistra, e in tutti i settori, i giovani aquilani vogliono fare massa critica per mettere un punto fermo da cui ripartire. I primi firmatari del movimento sono politici, imprenditori, professionisti,

Per la prossima settimana è prevista un'assemblea pubblica nel corso della quale verrà illustrato il programma delle iniziative legate all'appello. Intanto i giovani puntano a Roma, per dire allo Stato, ci siamo e saremo noi i protagonisti della ricostruzione.

 

LA LETTERA DEI FIRMATARI

In questi giorni si sta definendo una questione cruciale per i destini della nostra città e del cratere sismico: i finanziamenti per la ricostruzione. Per il momento il Governo non ha inserito la vicenda aquilana nel primo provvedimento che ha assunto (Imu e Cassa Integrazione in deroga), nonostante la giusta protesta messa in atto dal Sindaco.

 

Ci troviamo di fronte un punto di non ritorno, questo territorio non può più sopportare incertezze ed un ulteriore slittamento dei tempi di inizio della ricostruzione. Il disagio sociale ed economico ha ormai raggiunto livelli insostenibili, mentre le nuove generazioni di aquilani, vittime della precarietà e dell'assenza di prospettive, sono costretti ad abbandonare la nostra terra (secondo gli ultimi report 100 giovani al mese).

 

Anche la recente delibera Cipe con la quale sono stati destinati circa 2 miliardi di euro al cratere, ha dimostrato di non essere la risposta di cui abbiamo bisogno. Un iter lungo e farraginoso che deve attendere lo sblocco effettivo delle risorse da parte della Tesoreria di Stato che, nel nostro caso, ne ha sbloccate soltanto per 500 milioni (che non bastano a coprire i progetti già depositati presso il Comune). Inoltre garantisce soltanto metà dei fondi necessari per il corrente anno, facendoci ripiombare nella più totale incertezza per gli anni a 
venire.

 

Noi aquilani siamo francamente stanchi di dover mendicare ogni anno al Governo di turno i soldi per risolvere una delle più grandi questioni di questa Nazione. Abbiamo bisogno estremo di in flusso annuale di risorse certo e costante. Ecco perché la nostra proposta è quella di rientrare nel meccanismo "Cassa Depositi e Prestiti" che ci garantirebbe le risorse per gli anni a venire, cosa che ci è stata finora negata.

Vedere la conferenza stampa con la quale il Presidente della regione Emilia Romagna Vasco Errani ha dichiarato di aver ottenuto per il cratere emiliano 10 miliardi di euro tramite il sovra citato meccanismo, dimostra una disparità di trattamento non più tollerabile da parte dello Stato.
A questo punto non si può attendere oltre.

Resta ancora un banco di prova, rappresentato dalla conversione dell'ultimo decreto del precedente governo in discussione al Senato nel quale sono stati presentati degli emendamenti con i quali si prevede, con la necessaria copertura finanziaria, la destinazione di 1,4 miliardi di euro rientrando in questo meccanismo, per il nostro territorio ferito a partire dal 2013 per i prossimi anni.

Vogliamo fare un appello affinché tali emendamenti divengano patrimonio non solo di tutti gli aquilani ma di tutti gli italiani a prescindere dalle divisioni politiche e chiamiamo i parlamentari abruzzesi tutti, e l’intero Parlamento al massimo senso di responsabilità per trovare su questa azione la più ampia convergenza. Non è più il tempo di fare polemica come i teatrini sulla recente vicenda delle bandiere, avremo tempo di discutere e dividerci su come spendere le risorse per la ricostruzione, ma adesso è il momento dell'unità per ottenerle.

Se ancora una volta ci vedremo ignorati e non otterremo risposte concrete dallo Stato, finora in grado soltanto di fare promesse non mantenute, dovremo allora chiamare tutti i nostri concittadini alla massima mobilitazione.

Le istituzioni ed in particolare il Comune dovranno chiamarci per portare avanti questa battaglia, ma qualora questo non dovesse accadere dovrà essere la nostra generazione, quella dei giovani aquilani, a mobilitarsi e a porsi alla testa di questa battaglia e non ci fermeremo perché noi saremo gli aquilani del futuro.

Vogliamo quindi lanciare un appello a tutti i nostri coetanei del cratere, coloro che nel futuro erediteranno i risultati delle scelte prese in questi giorni, a sostenere la protesta della città dell’Aquila e degli altri 56 Comuni e a farsi carico di continuare la lotta per difendere i diritti della nostra terra ferita.

Noi siamo chiamati a riscattare la dignità di un paese che non può dimenticare L’Aquila.

 

FIRMATARI 

Stefano Albano, segretario comunale Pd L’Aquila, Emanuele Imprudente, consigliere comunale, Pierpaolo Pietrucci, consigliere provinciale, Daniele Ferella, consigliere comunale, Carla Mastracci, commercialista, Alessandro Muzi, Ordine degli Ingegneri, Giacomo Pio, associazione studentesca Giovine L’Aquila, Giorgio Stringini, dirigente Cna, Fabio Frullo, Uil, Christian Ceddia, dirigente CONFCOMMERCIO, Daniele Raffaele, consigliere comunale, Stefano Palumbo, consigliere comunale, Enrico Verini, consigliere comunale, Gianni Padovani, consigliere comunale, Alessandro Piccinini, consigliere comunale, Guido Liris, consigliere comunale, Fabrizio D’Alessandro, consigliere provinciale, Laura Tinari, vicepresidente giovani Confindustria, Adolfo Cicchetti, Presidente Giovani Ance, Ettore Perrotti, coordinatore regionale giovani commercialisti, Stefano Panella, imprenditore, Enrico Perilli, consigliere comunale, Ettore Di Cesare, consigliere comunale, Tiziano Pesce, segretario Giovani Democratici, Mario Schettino, vicesegretario Giovani Democratici

 

 


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