Viaggio nel cratere minore, Nduccio a Chuao, macerie aquilane

Puntata numero 196

22 Ottobre 2010   11:42  

IN QUESTO NUMERO DEL MAGAZINE 99:

 

  Il cratere minore

- L'erba germoglia nei vicoli di Tione degli Abruzzi

Ad alzare lo sguardo oltre le mura della città lungo la valle, i borghi del cratere sismico sembravano mucchietti di stelle precipitate dal cielo.

I terremotati del contado che fondò tanti secoli fa L'Aquila, hanno trascorso la loro prima estate nei villaggi dei Map, alias Moduli Abitativi Provvisori, allestiti vicino i borghi più distrutti, come Fossa, Villa Sant'Angelo, Tione degli Abruzzi, Castelnuovo, Paganica, Tempera, Arischia, Poggio Picenze Tussillo, Fagnano, Roio, e la più famosa Onna e altri ancora.

Commuovente è stato vedere i tanti emigrati che sono tornati e hanno passato l'estate in tenda, perché la loro seconda casa è inagibile. E il santo patrono lesionato dal sisma portato in processione il giorno della festa dai Map al Mep, ovvero al modulo ecclesiastico provvisorio, uno dei tanti spuntati in queste valli, dove ci sarebbero centinaia di chiese vere da ricostruire.

Su questi borghi diruti incombe un incantesimo burocratico chiamato Piano di ricostruzione. Prima della sua approvazione neanche una pietra potrà essere mossa all'interno dei centri storici.

I sindaci con pochi mezzi sono alle prese con grossi problemi. Intanto le erbacce invadono i vicoli e le piazzette abbandonate, dimostrando che la vita è tenace e riesce ad attecchire anche nei luoghi più estremi.

Comincia da Tione degli Abruzzi il nostro viaggio nel cratere minore.

 

 

  Il lato comico del cacao di Chuao

- Venezuela: Nduccio a Chuao


Il cacao di Chuao è la base per la preparazione del miglior cioccolato che si produce in Italia e che poi viene esportato in tutto il mondo.

Infatti la totalità della produzione di cacao di questa piccolo paesino viene comprato da un'azienda italiana. La posizione geografica, il sole e le condizioni climatiche più in generale fanno di questo piccolo paesino che si affaccia sul mar dei Caraibi, un posto eccellente per la coltivazione del cacao.

Noi insieme al nostro amico Nduccio lo abbiamo visitato per voi realizzando un reportage semi serio sul cacao.

La simpatia, la profesionalità, la prontezza della battuta, l'umanità, fanno di Nduccio un attore comico unico, un esempio della nostra terra un ambasciatore del buonumore con un'animo sensibile ed un grande cuore.

Seguiteci prossimamente su "Storie".

Gianfranco Di Giacomantonio  Maracay - Venezuela

 

- Legambiente: per rimozione macerie 69 anni. Chiodi convoca i     sindaci

Di questo passo ci vorranno 69 anni per togliere le macerie da L'Aquila. E' la desolante provocazione di Legambiente che ha presentato '' MACERIE ANNO ZERO, A18 MESI DAL TERREMOTO IN ABRUZZO. SECONDO dossier PER UNA RICOSTRUZIONE PULITA.
Si è perso troppo tempo dietro agli annunci del ministero dell'ambiente che stimava in 24 mesi il tempo utile per rimuovere le macerie.

Legambiente individua punti cruciali da cui ripartire: prioritaria la stima del numero dei macerie, CHE secondo le stime si aggirano sui 4 miloni e mezzo. Determinante poi per Legambiente l'aspetto della legalità.
Altro obiettivo fondamentale il riciclo attraverso nuove teconologie, quelle ancora sconosciute alla mafia. C'è una legge dello stato, mai veramente applicata, la 203/03 che prevede l'obbligo per le pubbliche amministrazioni di utilizzare negli appalti almeno il 30% di materiale edile da riciclo, di cui fanno parte le macerie. E' fondamentale dare attuazione a quella legge.
Ins regione

Il filone del riutilizzo dei materialo è quindi l'uscita preferenziale dal dramma della rimozione delle macerie, aspetto che si scontra con l'analisi dei costi.
Di fatto ad oggi l'unico sito attivo per il deposito temporaneo delle macerie è quello dell'Ex teges e da qualche giorno è stato firmato l'accordo per l'attivazione del sito di bari sciano. Resta aperto il problema più grande: i costi della rimozione delle macerie rientrano in quelli della ricostruzione.
Tutti i ritardi, ad oggi solo 90.000 mila a tonnellate di macerie sono state spostate in deposito sono frutto di un rimpallo di responsabilità che ha visto i sindaci rimanere soli.

Nell'intervista:

Enrico Fontana, responsabile Osservatorio legalità Legambiente
Alfredo Moroni, Assessore Ambiente Comune L'Aquila

(Barbara Bologna)

Il commissario Chiodi convoca riunione con i sindaci

Il Commissario Delegato per la Ricostruzione - Gianni Chiodi - ha convocato per il 14 ottobre prossimo, presso l'Auditorium di Palazzo Silone, i sindaci del Cratere.

Verranno proposti alla valutazione dei Sindaci alcuni siti idonei al conferimento, custodia e/o stoccaggio provvisorio, ripristino ambientale, trattamento delle macerie e discarica dei sovvalli, tra quelli già esistenti ed immediatamente adatti allo scopo o da rendere idonei con opportuni interventi, da realizzare ex-novo.

La riunione è finalizzata anche a raccogliere le proposte dei Comuni per la identificazione di uno o più siti nei quali allestire luoghi di conferimento delle macerie, in applicazione della disposizione commissariale del 28 maggio 2010, nonché a coinvolgere gli stessi Sindaci nella definizione e regolamentazione delle operazioni di raccolta, selezione, separazione, recupero e smaltimento dei materiali derivanti dal crollo degli edifici pubblici e privati.

La convocazione è stata discussa e ritenuta necessaria nel corso della riunione del 4 ottobre u.s., con la presenza dei soggetti istituzionali coinvolti nelle attività di rimozione delle macerie.


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